Ciclismo
Tour de France 2019, la Jumbo-Visma sfrutta una bevanda a base di chetoni
I chetoni sbarcano al Tour de France 2019. Non prendetevi paura per il nome, si tratta solamente di composti organici prodotti dal fegato in mancanza di carboidrati per bruciare grassi, che possono essere indice di alcuni problemi di equilibrio metabolico, ma che sono sfruttati anche in alcune diete dimagranti. In che modo questi chetoni sono coinvolti nella corsa a tappe più famosa del mondo? Secondo quanto riportato dal quotidiano olandese De Telegraaf, e riportato da cyclingpro.net/SpazioCiclismo, la Jumbo – Visma starebbe utilizzando una bevanda “miracolosa” a base di questi composti organici nel corso della Grand Boucle.
Per quale motivo la formazione olandese sta battendo questa strada (assolutamente legale, sia ben chiaro)? Secondo recenti studi i chetoni possono aiutare a migliorare le prestazioni degli atleti fino al 15%. Gli atleti in questo modo sono avvantaggiati nel recupero dopo lo sforzo, ma secondo altre campane questa bevanda avrebbe incidenze minime.
L’analisi del De Telegraaf, prosegue con una intervista al professore Peter van Eenoo del laboratorio di Gand che spiega che: “La sostanza non è nella lista proibita perché le indagini riguardo gli effetti collaterali sono iniziate solamente ora. Finché gli effetti negativi non possono essere dimostrati, non sarà inserita. Suppongo che molti atleti di alto livello usino i chetoni. La sostanza è disponibile e sempre più medici sportivi la raccomandano”.
Tra le squadre che utilizzano questa bevanda, come detto, c’è il team Jumbo – Visma, come conferma il team manager Richard Plugge: “I chetoni sono un integratore alimentare che può essere usato come le vitamine. La sostanza non è nella lista delle sostanze proibite e sappiamo inoltre che anche altre squadre li usano”.
Chi, invece, non ha preso questa strada è il Team Sunweb, con il dottore sociale Anko Boelens che spiega: “Penso che ci dovrebbe essere maggiore chiarezza riguardo gli effetti sulla salute degli atleti a lungo termine. Inoltre, ci sono dubbi riguardo l’efficacia. Ci sono studi che mostrano che ha effetti negativi sulle prestazioni sportive e che sarebbe utile solo al recupero. Voglio essere certo di non creare problemi ai nostri corridori”.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Jumbo Visma Pics Factory / Shutterstock.com