Ciclismo
Tour de France 2019: la prima maglia gialla sarà un discorso tra velocisti. L’Italia sogna con Elia Viviani
Siamo giunti alla vigilia del Tour de France 2019, che prenderà il via domani con una tappa in linea a Bruxelles. 194,5 km dedicati ai velocisti, con partenza e arrivo nella capitale belga. Nonostante il traguardo sia propriamente adatto agli sprinter, il gruppo affronterà nella prima parte del percorso lo storico Mur de Grammont, una delle fasi decisive del Giro delle Fiandre; seguito poi dal Bosberg. Dopodiché soltanto qualche strappetto ma non significativo. Si passerà poi da Charleroi, prima di tornare a Bruxelles per involarsi verso la linea d’arrivo posta davanti al Palazzo Reale del Belgio.
Parlando dei favoriti per la vittoria di tappa, ambitissima soprattutto per la maglia gialla, ovviamente l’Italia si affiderà ad Elia Viviani (Deceuninck-Quick Step), uno dei velocisti più attesi per la 106^ edizione della Grande Boucle. Il veronese, dopo aver affrontato un Giro d’Italia da dimenticare, ha sete di vittoria, di riscatto. Ha dalla sua una squadra potente, un treno quasi sempre impeccabile. Elia dovrà essere capace di tornare a mettere in pratica quanto fatto di buono prima e dopo la Corsa Rosa, visto che al Giro di Svizzera è riuscito a tornare ad alzare le braccia al cielo dopo diverse settimane deludenti. La forma fisica c’è di sicuro, e non rimarrà lì a guardare. Gli italiani sognano di vederlo in maglia gialla. E non dimentichiamoci di altri azzurri come Sonny Colbrelli, Giacomo Nizzolo e Matteo Trentin.
Ma tutti loro dovranno fare i conti con l’ex campione del mondo, nonché vincitore per ben sei volte della maglia verde, Peter Sagan (Bora-Hansgrohe). Anche lo slovacco ha ritrovato la vittoria in Svizzera e sembra in ottima condizione. Ma poi abbiamo anche Dylan Groenewegen (Jumbo-Visma), che l’anno scorso, prima di ritirarsi a metà Tour, è riuscito a far sue due tappe. Questa sarà la sua quarta partecipazione alla Grande Boucle, e da inizio stagione ha già messo in saccoccia ben undici vittorie. Attenzione a Caleb Ewan (Lotto Soudal), che ha sfruttato il Giro d’Italia, in cui ha vinto due tappe prima di ritirarsi, in previsione del Tour. Il piccolo australiano è sempre imprevedibile. C’è anche il suo connazionale Michael Matthews (Team Sunweb), che ha un conto in sospeso con la corsa francese dopo che l’anno scorso ha dovuto abbandonare la gara già alla quinta tappa. Infine possiamo citare Alexander Kristoff (UEA Team Emirates), il più maturo ed esperto del gruppo dei velocisti. Secondo nella classifica della maglia verde lo scorso anno, farà sicuramente parte di questo gruppo.
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Foto: Pier Colombo