Ciclismo

Tour de France 2019: la rabbia di Alaphilippe. Ma con la salita finale di Tignes avrebbe potuto perdere anche il podio

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Tra le tante immagini che rimarranno impresse nel cuore e nella mente degli amanti del Tour de France, ci sarà sicuramente Julien Alaphilippe disperato per l’interruzione della tappa da Saint-Jean-de-Maurienne-Tignes. Il ciclista francese ha fatto sognare una nazione intera, ha lottato come un leone per difendere la sua maglia gialla, ma si è dovuto inchinare ad Egan Bernal, incontenibile.

Nella frazione mutilata di oggi la maglia gialla ha sofferto moltissimo l’ascesa del Col de l’Iseran. Il colombiano del Team Ineos ha staccato tutti e, ignaro che la tappa si sarebbe conclusa con circa 37 km d’anticipo, è passato per primo al GPM hors categorie. Julienne Alaphilippe è scollinato con 2’07” di ritardo e si è lanciato in discesa con grande foga. Purtroppo per lui il tentativo di rimonta è risultato vano, visto che la tappa è stata interrotta.

Nonostante il francese non sia stato felice per la decisione presa dalla giuria, probabilmente l’ascesa verso il traguardo di Tignes avrebbe potuto penalizzarlo ulteriormente. Un GPM di prima categoria di 7,4 km al 7% di media. Con la paradossale situazione che si è venuta a creare Julien Alaphilippe rimane potenzialmente in corsa per il podio e magari anche per la vittoria finale. L’ex maglia gialla, infatti, deve recuperare 45” dal nuovo leader del Tour de France 2019.

Non sarà facile sia per le caratteristiche diverse dei due corridori ma soprattutto per lo stato di forma di Bernal. Il colombiano in grande spolvero nella tappa di oggi, difficilmente si farà staccare da Alaphilippe nella frazione di domani a meno di una crisi improvvisa o di episodi particolari.

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Foto: Valerio Origo

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