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Ciclismo
Tour de France 2019, la tappa di oggi Bruxelles-Brussel: i possibili distacchi tra i favoriti nella cronometro a squadre. Vincenzo Nibali si affida a Rohan Dennis
Dopo la sorprendente volata andata in scena nella prima frazione, il Tour de France 2019 si appresta a vivere un momento già decisamente importante, anche in ottica classifica generale. L’organizzazione ha infatti previsto per la seconda tappa una cronometro a squadre di 27.6 km con partenza dal Palazzo Reale di Bruxelles e arrivo di fronte all’Atomium del parco Heysel, monumento costruito in occasione del EXPO del 1958, anno della prima partenza della Grande Boucle dalla capitale belga. Le squadre dei favoriti per il successo finale dovranno farsi trovare pronte per permettere ai propri capitani di guadagnare terreno oppure di non perdere troppo tempo nei confronti dei diretti avversari.
Nonostante una distanza piuttosto breve e un tracciato non completamente pianeggiante, la tappa si adatta sicuramente alle formazioni degli specialisti e potrebbe riservare già qualche distacco significativo. Secondo l’opinione comune, il favore del pronostico è dalla parte del Team INEOS di Geraint Thomas e Egan Bernal. La formazione britannica, che ha raccolto l’eredità del Team Sky, ha effettivamente la composizione più attrezzata per la tipologia di prova e può contare sul contributo di passisti di assoluto valore, come Luke Row e Jonathan Castroviejo, e di veri e propri fuoriclasse nelle corse contro il cronometro, come Michal Kwiatkowski e Gianni Moscon, campione italiano lo scorso anno. L’unico svantaggio potrebbe essere quello di partire per primi, fattore che permetterà alle altre squadre di conoscere già il tempo da battere.
Le avversarie più accreditate sembrano essere Deceuninck-QuickStep e Jumbo-Visma, entrambe però prive di uomini di concreti pretendenti al successo finale (Enric Mas e Steven Kruijswijk non rientrano certamente nel novero dei favoriti). Tra le possibili sorprese di giornata, attenzione sicuramente alla EF Education First di Rigoberto Uran, con il colombiano che potrà contare sull’appoggio di due elementi di primo piano come Alberto Bettiol e Tejay van Garderen, ed alla Mitchelton-Scott di Adam Yates, formazione tradizionalmente molto competitiva in questo genere di appuntamenti.
L’obiettivo principale per la Bahrain Merida di Vincenzo Nibali sarà invece quello di difendersi il più possibile. La squadra saudita può contare comunque su una formazione piuttosto competitiva, incentrata su un vero e proprio fuoriclasse come l’australiano Rohan Dennis, campione del mondo a cronometro nel 2018. Le brutte cadute di Damiano Caruso e di Matej Mohoric rappresenteranno però una pesante incognita per la prestazione odierna. Lo stesso discorso vale anche per l’Astana di Jakob Fuglsang, finito a terra in prima persona nella prima frazione, il cui traguardo potrebbe essere quello di rimanere entro 30” di distacco.
Le squadre più in difficoltà nell’ottica della classifica generale dovrebbero essere le francesi Groupama-FDJ e AG2R La Mondiale, con Thibaut Pinot e Romain Bardet preoccupati soprattutto di non perdere troppo tempo. Difficile immaginare quale potrà essere dal punto di vista cronometrico il distacco tra le varie formazioni: considerata la distanza non particolarmente elevata e il fatto che quasi tutte le squadra dovrebbero riuscire a tenere un’andatura intorno ai 52-54 km/h, possibile anche che la frazione non sposti in maniera così significativa gli equilibri. Sarà comunque soltanto la strada ad esprimere il verdetto.
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: LaPresse