Ciclismo
Tour de France 2019: le tappe chiave del percorso. Ecco dove si deciderà la Grande Boucle
Una battaglia lunga 21 tappe e oltre 3.400 chilometri, ma sulla carta saranno cinque le frazioni in cui si potrà decidere il Tour de France 2019. Abbiamo scelto quelle tappe in cui le difficoltà saranno tali da creare una grande selezione e in cui solo i più forti potranno riuscire ad arrivare indenni al traguardo. Come di consueto nei Grandi Giri gli uomini di classifica devono stare attenti ogni giorno, ma in questi cinque sicuramente non potranno permettersi passi falsi se vorranno conquistare la maglia gialla. Andiamo quindi a scoprire le tappe chiave della Grande Boucle.
Il primo momento cruciale sarà l’arrivo in salita a La Planche des Belles Filles, nella sesta tappa. Sarà un test per capire le vere possibilità dei pretendenti alla vittoria, visto che i corridori dovranno affrontare sei GPM prima dell’ascesa conclusiva, che sarà durissima. Una salita infatti di 7 km con una pendenza media dell’8,7%, ma una rampa finale addirittura al 24%, dove bastano pochi metri per andare in crisi. Avere una giornata no potrebbe già compromettere il proprio cammino.
Nella seconda settimana di corsa ci sarà un altro arrivo attesissimo, quello sul Tourmalet. La quattordicesima frazione sarà breve (117,5 km), ma molto impegnativa, visto che nel percorso è presente anche il Col du Soulor (11,9 km al 7,8%), che sarà l’antipasto della mitica salita finale. Un’ascesa che ha scritto la storia del Tour de France e anche quest’anno potrebbe sconvolgere la classifica generale, con i suoi tremendi 19 km, che presentano una pendenza media del 7,4% e massima del 10,9%, su cui sarà fondamentale gestire al meglio lo sforzo per evitare fuorigiri che potrebbero costare carissimi.
La battaglia finale per la vittoria andrà in scena nell’ultimo trittico alpino, che si aprirà con quella che potrebbe essere la tappa regina, ovvero la diciottesima, 208 km da Embrun a Valloire. Nella seconda parte del tracciato i corridori dovranno infatti scalare in successione Izoard (14,1 km al 7,3%) e Galibier (23 km al 5,1%), due salite di Hors Catégorie su cui si potrà piazzare l’azione decisiva per prendere il largo in classifica. Il giorno seguente sarà la volta della Saint-Jean-de-Maurienne – Tignes (126,5 km), caratterizzata dalla salita del Col de l’Iseran che con i suoi 2.770 m sarà la vetta più alta toccata dalla corsa. A seguire ci sarà poi la salita finale di Montée de Tignes, non durissima, ma che potrebbe fare comunque distacchi importanti viste le fatiche accumulate nelle gambe. Infine la resa dei conti avverrà nella Albertville-Val Thorens (130 km) con tre salite senza soluzione di continuità: Cormet de Roselend (20 km al 6%), Côte de Longefoy (6,6 km al 6,5%) e Val Thorens (33,4 km al 5,5%), ultima possibilità per andarsi a prendere la maglia gialla.
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alessandro.farina@oasport.it
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Foto: Radu Razvan / Shutterstock.com