Ciclismo

Tour de France 2019, Matteo Trentin gioia italiana. Sfugge la vittoria, ma arriva il premio della combattività

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Non è arrivato il secondo sigillo italiano in questo Tour de France 2019, ma in compenso Matteo Trentin è riuscito comunque a salire sul podio della Grande Boucle dopo esser stato scelto come il corridore più combattivo della Toulouse-Bagnères-de-Bigorre. Sesto al traguardo dopo una giornata passata all’attacco insieme ad altri quaranta corridori, il campione europeo si è tolta una gran bella soddisfazione regalando una doppia gioia alla Mitchelton-Scott dopo la vittoria di Simon Yates.

Una grande gioia comunque per il corridore di Borgo Valsugana, premio di una prima parte di Tour de France corsa da grande protagonista tra un terzo posto a Colmar e cinque top ten di tappa. Una Grande Boucle corsa finora con grande tranquillità e caparbietà, un po’ come questo 2019 in generale dove sono arrivate solo due vittorie ma in compenso non è passato momento in cui Trentin non si sia reso protagonista dalle Classiche alla stessa Grande Boucle.

Matteo non è il tipico ragazzo che vive di rammarichi, ma che alla fine pensa al giorno dopo, ma un corridore disposto a sacrificarsi sempre e comunque; ed oggi lo ha dimostrato pur facendo in parte una corsa a sé ma muovendosi comunque molto bene, a tentare il tutto per tutto e anticipare gli avversari. Ma il finale è andato in maniera completamente diversa. Forse questo premio della combattività, un onore e una soddisfazione non da poco, è stato uno stimolo in più per questa seconda parte del Tour de France dove sicuramente ci riproverà a trovare la fuga giusta o a tentare un’azione da lontano, se non un’altra chance nel finale. Trentin è una perla del ciclismo italiano, un corridore degno di indossare la maglia di campione europeo, dalla determinazione invidiabile. Domani affronterà la cronometro di Gap con il numero rosso, simbolo di forza, di sacrificio, che prima o poi, verrà ricompensato senza alcun dubbio.

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@lisa_guadagnini

Foto: Lapresse

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