Ciclismo
Tour de France 2019: Nairo Quintana cerca la rinascita dopo anni bui. Il colombiano si gioca molto
Dopo diverso tempo passato lontano dal podio di una grande corsa a tappe, Nairo Quintana, oramai ventinovenne, ha bisogno di un veloce riscatto dopo quanto fatto di buono le stagioni precedenti. Il colombiano, capitano del Team Movistar nato come la nuova realtà e speranza del ciclismo sudamericano, aveva iniziato il suo dominio a livello internazionale quando nel 2014, a soli 24 anni, era riuscito a conquistare il Giro d’Italia 2014 e poi la Vuelta a España nel 2016. Parlando del Tour, Quintana è stato capace di salire sul podio tre volte in quattro edizioni: secondo nel 2013 e nel 2015, e terzo nel 2016. Dopodiché ecco l’inaspettato calo del condor.
Nell’edizione 2017 della Grande Boucle, Nairo non è riuscito a ripetersi chiudendo molto lontano dal podio, esattamente al dodicesimo posto; mentre lo scorso anno in decima posizione. Insomma, ben distante dalle aspettative per un uomo con due grandi corse a tappe nel palmares e tre podi al Tour. Questa sarà la sua sesta partecipazione alla Grande Boucle, e sembra quasi scontato dire che è nel pieno della sua carriera, in un’età in cui un uomo di classifica dovrebbe vivere la propria esplosione definitiva. In questo 2019 ha centrato una sola vittoria, una tappa al Colombia 2.1; ha poi concluso la Parigi-Nizza al secondo posto finale, la Vuelta Catalunya al quarto, e al Delfinato in nona posizione. Quest’ultimo doveva essere il test più importante in vista del Tour de France, ma non si è registrato un grande spettacolo da parte di Nairo, l’eterno attendista che non sembra più quello dei tempi d’oro.
La sua fortuna per questa Grande Boucle? La squadra e il percorso con pochi chilometri a cronometro. E parlando proprio di coloro che lo seguiranno in Francia, troviamo il campione del mondo Alejandro Valverde, Mikel Landa, grande mattatore dell’ultimo Giro d’Italia, il giovane e promettente Marc Soler, il veterano Imanol Erviti, il giovane Carlos Verona, e i gregari di fiducia Nelson Oliveira e Andrey Amador. Insomma, un gruppo interessante, che se sarà in grado di stupire e sbaragliare la concorrenza come al Giro d’Italia, diventeranno tutti veramente pericolosi, e in questo caso Nairo non potrà nascondersi, visto e considerato il supporto che avrà al suo fianco: una squadra da far invidia.
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@lisa_guadagnini
Foto: David MG / Shutterstock.com