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Ciclismo
Tour de France 2019, pagelle sesta tappa: Teuns firma l’impresa, Ciccone gli ruba la scena. Thomas il migliore tra gli uomini di classifica
Si attendeva spettacolo e spettacolo è stato in cima alla Planche des Belles Filles, nel primo arrivo in salita del Tour de France 2019. La sesta frazione ha rivoluzionato la classifica generale e ha dato indicazioni molto precise sulla condizione dei pretendenti al successo finale. La vittoria è andata al belga Dylan Teuns (Bahrain Merida), ma Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) ha chiuso al secondo posto consolandosi abbondantemente con la conquista della maglia gialla. Tra gli uomini più attesi il migliore è stato Geraint Thomas (Team INEOS), mentre non sono arrivate le risposte sperate da parte di Vincenzo Nibali (Bahrain Merida), staccato di 51″ dal corridore gallese. Di seguito le pagelle della sesta tappa.
Pagelle sesta tappa Tour de France 2019
DYLAN TEUNS (Bahrain Merida), voto 10 – Il voto più alto per il vincitore di giornata, doveroso riconoscimento nei confronti del corridore belga protagonista di una vera e propria impresa e capace di centrare il successo più prestigioso della propria carriera. Abilissimo nel centrare la fuga di giornata, il corridore della Bahrain Merida ha gestito al meglio le energie senza scattare in occasione dei GPM e allungando con una spettacolare progressione negli ultimi 200 metri prima di tagliare il traguardo scuotendo la testa quasi in segno d’incredulità.
GIULIO CICCONE (Trek-Segafredo), voto 9.5 – Cos’è mancato? Davvero soltanto la vittoria per il corridore abruzzese. Dopo la prestazione stellare al Giro d’Italia, lo scalatore italiano si è confermato all’esordio sulle strade francesi con una splendida fuga che gli ha permesso di conquistare addirittura la maglia gialla (oltre alla maglia bianca di miglior giovane). Nel finale ha pagato forse le tante energie investite per fare selezione nei confronti dei compagni d’avventura, ma la tappa ha consacrato definitivamente l’abruzzese come uno dei nomi di punta per il futuro del ciclismo italiano.
GERAINT THOMAS (Team INEOS), voto 9 – Tra gli uomini di classifica il vincitore di giornata è senza alcun dubbio il gallese. Considerato come il più debole della coppia della formazione britannica e non dato al 100% della condizione dopo la caduta e il ritiro al Tour de Suisse, il trionfatore della passata edizione ha staccato tutti gli avversari sul muro finale dando una vera e propria dimostrazione di forza. Gerarchie già definite in casa Team INEOS? Forse è ancora troppo presto per affermarlo con assoluta certezza, ma il segnale del gallese è arrivato forte e chiaro.
JULIAN ALAPHILIPPE (Deceuninck-QuickStep), voto 8 – La domanda alla vigilia era se sarebbe riuscito o meno a difendere la maglia gialla. La risposta negativa dovrebbe far pensare ad una prestazione deludente del fuoriclasse transalpino, ma le cose sono andate in maniera decisamente diversa. Non soltanto il corridore francese ha tenuto senza difficoltà le ruote degli uomini di classifica, ma ha persino provato ad attaccare nel finale nel disperato tentativo di mantenere la prima posizione nella generale arrivando soltanto a 2″ da Thomas. Difficile immaginarlo alla vigilia.
THIBAUT PINOT (Groupama-FDJ), voto 7.5 – Ci si aspettava il grande risultato da parte del beniamino del pubblico locale e sul durissimo arrivo il francese ha provato a mettersi in mostra guadagnando su tutti gli avversari nella lotta per il successo finale ad eccezione del gallese. La condizione è sicuramente la migliore possibile e la squadra si è dimostrata solida anche in salita: le condizioni per far sognare la Francia nelle prossime settimane ci sono tutte.
EGAN BERNAL (Team INEOS), voto 5.5 – La vera delusione di giornata è forse proprio lo scalatore colombiano. Il distacco dal compagno di squadra è di appena 9″, ma le caratteristiche dell’arrivo sembravano suggerire come favorito proprio il giovane sudamericano che non è invece riuscito a mantenere le aspettative. Le opportunità per riscattarsi non mancheranno, ma il sorpasso subito nelle gerarchie interne potrebbe farsi sentire.
VINCENZO NIBALI (Bahrain Merida), voto 6 – Note dolenti fino ad un certo punto per il corridore siciliano, grande speranza italiana alla vigilia di questo Tour de France. La cautela predicata nei giorni scorsi era forse dettata dalla consapevolezza di non aver ancora recuperato dopo le fatiche del Giro d’Italia, ma il risultato non è così deludente se si considera che le caratteristiche dell’arrivo erano decisamente poco adatte allo Squalo. Il distacco in classifica generale da Geraint Thomas è di poco superiore al minuto e la possibilità di lottare per il successo finale non del tutto abbandonata.
FABIO ARU (UAE Emirates), voto 6,5 – Meno aspettative e risultato che dà sicuramente fiducia quello ottenuto dal corridore sardo, ormai definitivamente ritrovato e alla ricerca soltanto della condizione migliore. La gestione dello sforzo sull’impegnativo finale ha dimostrato anche grande lucidità, con la scelta di proseguire in modo regolare staccandosi a poco più di un chilometro dall’arrivo e arrivando soltanto a 11″ da Nibali.
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: LaPresse