Seguici su

Ciclismo

Tour de France 2019: prima tappa dei Pirenei senza battaglia. A vincere è solo la noia

Pubblicato

il

Bagnères-de-Bigorre, un arrivo di tappa visto e rivisto al Tour de France. Quest’anno non ha fatto differenze: la dodicesima frazione della Grande Boucle 2019, di 209,5 chilometri partita da Tolosa e giunta nel comune situato nel dipartimento degli Alti Pirenei, come previsto è servita solo ai fuggitivi per combattere in chiave successo parziale, senza movimenti tra i big in chiave classifica generale. 

Le opportunità c’erano: erano due i GPM, anche piuttosto importanti, da affrontare. Prima il Col de Peyresourde, 13,2 km al 7% di pendenza media, poi la Hourquette d’Ancizan, 9,9% al 7,5% di pendenza media. Il posizionamento forse non era quello ideale: le due ascese non erano infatti in rapida successione e in più dall’ultimo scollinamento all’arrivo c’erano oltre 30 chilometri, ma si poteva pensare di fare di più. I corridori, come spesso accade, hanno preferito guardare avanti, gestendo le energie e pensando a ciò che accadrà nei prossimi giorni, tra la cronometro di domani a Pau ed il week-end sui Pirenei tra sabato e domenica.

A prevalere è stata la noia, con una fuga di quaranta uomini, tutti fuori classifica, che è andata via nella prima fase pianeggiante di gara. Si poteva pensare di inserire qualche uomo squadra davanti per poi provare qualche strategia offensiva: niente di tutto ciò, in gruppo non c’è stato alcun movimento con Alaphilippe e la Deceuninck Quick-Step a gestire la situazione. Davanti sfida per il successo di tappa e Simon Yates che, fino ad oggi era comparso solamente nella coda del gruppo, abile a spuntarla nello sprint ristretto. 

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

gianluca.bruno@oasport.it

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Valerio Origo

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità