Ciclismo

Tour de France 2019, risultati diciannovesima tappa: Egan Bernal ribalta la Grande Boucle! La grandine fa neutralizzare il finale di corsa

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Scenario davvero emozionante e praticamente senza precedenti. La diciannovesima tappa del Tour de France 2019, di 126,5 km da Saint-Jean-de-Maurienne a Tignes non si conclude nella sede d’arrivo, bensì sull’ultimo GPM, quello di Col de l’Iseran. La giuria ha infatti neutralizzato l’ultima fase di gara a causa di una bruttissima grandinata che si è abbattuta sulla corsa. Uno spettacolare Egan Bernal fino a quel momento era riuscito a ribaltare la Grande Boucle, scattando in solitaria e strappando la Maglia Gialla dalle spalle di Julian Alaphilippe. La giuria ha deciso che quest’oggi non vi sarà nessun vincitore di tappa. Per la classifica generale faranno fede i tempi in cima all’Iseran. Domani l’ultima tappa in linea: sarà ancora salita, ma il colombiano sembra aver messo le mani sul Tour. 

Partenza a tutta: percorso davvero insidioso e tantissimi scatti ad inizio gara. Da sottolineare praticamente pronti-via il ritiro di Thibaut Pinot, a causa di un particolare problema fisico che gli ha reso impossibile la pedalata. Si muovono anche i big, tra i più attivi anche gli italiani Aru e Nibali. Alla fine va via un tentativo di una trentina di uomini: Dylan van Baarle (Ineos), Patrick Konrad (Bora-Hasngrohe), Tony Gallopin (AG2R-La Mondiale), Vincenzo Nibali and Damiano Caruso (Bahrain-Merida), Sébastien Reichenbach (Groupama-FDJ), Alejandro Valverde, Andrey Amador (Movistar), Pello Bilbao, Gorka Izagirre, Alexey Lutsenko (Astana), Laurens De Plus (Jumbo-Visma), Rigoberto Uran, Alberto Bettiol, Michael Woods (EF Education First), Simon Yates (Mitchelton-Scott), Dan Martin, Fabio Aru (UAE Team Emirates), Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), Michael Matthews (Sunweb), Jesus Herrada (Cofidis), Guillaume Martin (Wanty-Groupe Gobert), Warren Barguil, Elie Gesbert (Arkéa-Samsic).

Sul Col de la Madeleine si organizza l’inseguimento del plotone, con soprattutto il Team INEOS a prendere in mano la situazione, non lasciando più di un minuto agli attaccanti: il gruppo davanti si assottiglia, con Aru che perde contatto. Gran lavoro da parte di Nibali in favore del compagno Damiano Caruso che va a prendere punti importanti sui GPM in chiave Maglia a Pois.

Momento di svolta ovviamente sul decisivo Col de l’Iseran: davanti restano in pochi (Uran, Valverde, Barguil, Martin, Reichenbach, De Plus, Nibali, Caruso, Simon Yates, Amador, Nielsen), ma da dietro arriva a tripla velocità il plotone. A lanciare l’accelerazione è Geraint Thomas, ma in un secondo momento riparte a tutta Egan Bernal: la Maglia Bianca riprende e stacca tutti i fuggitivi, involandosi da solo allo scollinamento sul GPM. A patire ovviamente Julian Alaphilippe: la Maglia Gialla decide di salire del proprio passo ma in cima paga 2’07”. A circa 50” invece il gruppo con tutti gli altri uomini di classifica (a partire da Thomas, passando per Kruijswijk e Buchmann), ai quali resta agganciato con orgoglio anche Vincenzo Nibali.

Ci si lancia in discesa, ma non c’è tempo per andare a tutta. La giuria, a causa delle avverse condizioni meteo, decide di neutralizzare gli ultimi 30 chilometri e di stilare la classifica generale in vetta all’ultimo GPM.  Bernal diventa la nuova Maglia Gialla, Alaphilippe paga 2’07”. 

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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