Ciclismo
Tour de France 2019, risultato 18ma tappa: numero di Nairo Quintana sul Galibier! Bernal guadagna 32”. Alaphilippe si stacca, poi rientra in discesa
Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato. La diciottesima tappa del Tour de France 2019, almeno alla vigilia, era annunciata come la più dura dell’intera Grande Boucle, con da affrontare due ascese storiche delle Alpi come Izoard e Galibier: 208 chilometri da Embrun a Valloire. Ad imporsi è un redivivo Nairo Quintana: il colombiano della Movistar va in fuga da lontano, stacca tutti i rivali e coglie la sua terza affermazione nella corsa transalpina. Da sottolineare l’estrema difesa di Julian Alaphilippe che, nonostante sia andato in difficoltà sul finale, in discesa limita i danni e si avvicina sempre più in Giallo a Parigi.
Una partenza a tutta per il gruppo, in una tappa nella quale si attendeva ovviamente la fuga. Per circa un’ora il plotone è andato a velocità folli, con gli attaccanti che non sono riusciti ad evadere. Alla fine, di forza, è andato via un tentativo di trentaquattro atleti: Dylan Van Baarle (Ineos), Max Richeze (Deceuninck-Quick Step), Romain Bardet, Mikaël Chérel and Matthias Frank (AG2R-La Mondiale), Damiano Caruso (Bahrain-Merida), Matthieu Ladagnous (Groupama-FDJ), Nairo Quintana, Andrey Amador and Carlos Verona (Movistar), Gorka Izagirre and Alexey Lutsenko (Astana), Amund Groendahl Jansen and Mike Teunissen (Jumbo-Visma), Alberto Bettiol and Michael Woods (EF Education First), Adam Yates, Daryl Impey and Chris Juul Jensen (Mitchelton-Scott), Greg Van Avermaet, Simon Geschke and Serge Pauwels (CCC), Sergio Henao (UAE Team Emirates), Julien Bernard (Trek-Segafredo), Nikias Arndt and Lennard Kämna (Sunweb), Pierre-Luc Périchon and Stéphane Rossetto (Cofidis), Tiesj Benoot, Jasper De Buyst and Tim Wellens (Lotto-Soudal), Paul Ourselin (Total Direct Energie), Nils Politt (Katusha-Alpecin) and Amaël Moinard (Arkéa-Samsic).
Nessun accenno di battaglia sul Col de Vars, con i fuggitivi che hanno guadagnato subito un ampio margine (oltre 5′), con la Deceuninck Quick-Step che come di consueto si è limitata a gestire. Le carte in tavola sono cambiate sul Col d’Izoard: ritmo che è variato sia davanti che dietro. In vetta ha scollinato in prima posizione alla grande Damiano Caruso. Nel plotone invece si è portata davanti la Movistar che ha allungato in chiave Mikel Landa, andando anche leggermente a ricucire il gap.
Il tutto si è andato a decidere ovviamente sullo spettacolare Col du Galibier. Dopo una ventina di chilometri senza attacchi, si sono accese le micce sia davanti che dietro. Tra gli attaccanti uno strepitoso Nairo Quintana è riuscito a sbaragliare la concorrenza fuggendo via in solitaria: per lui 1’30” su Bardet, primo inseguitore, allo scollinamento e discesa senza patemi. Nel gruppo il Team INEOS ha preparato lo scatto per Egan Bernal: la Maglia Bianca è riuscita ad evadere, guadagnando una trentina di secondi su tutti i rivali. Da lì in poi è iniziata la battaglia con anche Thomas che è scattato e Julian Alaphilippe leggermente in difficoltà: la Maglia Gialla però, dopo aver scollinato, si è gettato in discesa andando a riprendere tutti i rivali.
Vittoria dunque per Quintana, davanti ad un Bardet che può consolarsi con la conquista della Maglia a Pois. Terzo il campione kazako Lutsenko, mentre quinto è Damiano Caruso. Per Bernal ci sono 32” guadagnati sul gruppo Maglia Gialla che alla fine è arrivato compatto al traguardo.
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Lapresse