Ciclismo

Tour de France 2019, risultato diciassettesima tappa: Matteo Trentin fenomenale! Fuga vincente per il campione d’Europa

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Lione 2013, Nancy 2014, Gap 2019. Passano gli anni ma Matteo Trentin continua ad essere un assoluto protagonista al Tour de France. Il campione d’Europa coglie il terzo successo in carriera alla Grande Boucle, forse il più spettacolare per come è arrivato (gli altri infatti in volate ristrette): oggi il corridore della Mitchelton-SCOTT, al termine di una lunga fuga da lontano, ha salutato in salita la compagnia in salita involandosi da solo al traguardo nella diciassettesima tappa partita da Pont du Gard e giunta nella località capoluogo del dipartimento delle Alte Alpi dopo 200 chilometri. Giornata di relativo riposo per il gruppo, con la Maglia Gialla che resta sulle spalle di Alaphilippe quando ci apprestiamo a vivere una spettacolare parte finale di Tour.

Fuga doveva essere e fuga è stata, vista la particolare conformazione del percorso odierno. Grande battaglia per cercare il tentativo giusto: alla fine vanno via oltre trenta corridori. Daniel Oss, Lukas Postlberger (Bora), Kasper Asgreen (Deceuninck), Alexis Gougeard (Ag2r), Dylan Teuns (Bahrain), Nelson Oliveira (Movistar), Omar Fraile, Gorka Izagirre, Magnus Cort (Astana), Simon Clarke, Tom Scully (EF), Christopher Juul-Jensen, Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), Greg Van Avermaet, Michael Schar (CCC), Erik Bystrom, Rui Costa, Sergio Henao, Vegard State Laengen (UAE), Bauke Mollema, Toms Skujins, Jasper Stuyven (Trek), Nicholas Roche (Sunweb), Natnael Berhane, Jesus Herrada, Anthony Perez, Pierre-Luc Perichon (Cofidis), Thomas De Gendt, Jens Keukeleire (Lotto Soudal), Nils Politt (Katusha), Xandro Meurisse, Andrea Pasqualon (Wanty-Gobert ), Edvald Boasson Hagen, Ben King (Dimension Data).

Andatura e cambi regolari, gruppo che lascia tantissimo spazio (oltre 15′), vista la poca preoccupazione in chiave classifica generale. Il tutto è andato a giocarsi sul Col de la Sentinelle (5.2 km al 5.4%): plotone di testa che è andato ad assottigliarsi sotto la spinta di Asgreen. Da una decina di uomini è riuscito ad evadere Matteo Trentin: il campione d’Europa ha sfruttato il momento giusto per prendere il largo in salita. Un distacco di circa 30” incolmabile nel tratto di discesa: pura passerella sul finale per l’azzurro che ha trionfato a braccia alzate. Alle sue spalle un fenomenale Kasper Asgreen (Deceuninck Quick-Step), poi un deludente Van Avermaet. Gruppo a 20′ guidato ovviamente dalla Deceuninck senza patemi.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

1 Commento

  1. Tim28

    24 Luglio 2019 at 17:36

    Finalmente, per lui e per l’Italia al Tour, se la meritava proprio.

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