Ciclismo

Tour de France 2019, risultato quindicesima tappa: Simon Yates centra la doppietta. Pinot show, Alaphilippe perde oltre un minuto

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Ancora grandissimo spettacolo sui Pirenei nella quindicesima tappa del Tour de France 2019: la frazione che è andata a concludere la seconda settimana (domani il giorno di riposo) con partenza da Limoux e con l’inedito arrivo in salita al Prat d’Albis (185 km) è andata nuovamente ad uno strepitoso Simon Yates che ha timbrato per la seconda volta il cartellino con una bellissima fuga da lontano. Settimo successo per lui in un Grande Giro. Da sottolineare però la battaglia tra i big in chiave classifica generale, con Julian Alaphilippe per la prima volta in difficoltà e costretto a cedere da tutti i rivali, soprattutto da uno scatenato Thibaut Pinot.

Una delle partenze più spettacolari e veloci di questo Tour. I corridori hanno affrontato la prima ora di gara ad una media folle, viste anche le salite presenti sul percorso. La fuga ci ha messo davvero tanto ad andar via e, nel frattempo, il gruppo si è spezzato con tanti corridori costretti a perdere le ruote. Sul primo GPM di giornata sono scattati 28 corridori: Patrick Konrad (Bora-Hansgrohe), Romain Bardet e Tony Gallopin (AG2R-La Mondiale), Vincenzo Nibali, Damiano Caruso e Jan Tratnik (Bahrain-Merida), Rudy Molard e Sébastien Reichenbach (Groupama-FDJ), Nairo Quintana, Erey Amador e Marc Soler (Movistar), Pello Bilbao, Omar Fraile e Alexey Lutsenko (Astana), Michael Woods (EF Education First), Simon Yates (Mitchelton-Scott), Simon Geschke (CCC), Julien Bernard,  Giulio Ciccone e Bauke Mollema (Trek-Segafredo), Dan Martin (UAE Team Emirates), Lennard Kämna e Nicolas Roche (Sunweb), Jesus Herrada (Cofidis), Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin), Romain Kreuziger (Dimension Data) e Guillaume Martin (Wanty-Groupe Gobert) e Amaël Moinard (Arkéa-Samsic). Proprio in cima sono stati raggiunti da altri otto: Matthias Frank (AG2R-La Mondiale), Michael Matthews (Sunweb), Romain Sicard (Total Direct Energie), Pierre-Luc Périchon e Anthony Perez (Cofidis), Nils Politt (Katusha-Alpecin), Maxime Bouet (Arkéa-Samsic) e Amund Groendahl Jansen (Jumbo-Visma).

Cambi regolari per loro che hanno guadagnato circa 5′ sul plotone trainato come sempre dalla Deceuninck Quick-Step. Scenario che è andato a cambiare sul Port de Lers: davanti si è mosso Simon Yates che ha sgretolato il gruppo al comando. Tra i primi a mollare Vincenzo Nibali, costretto a rallentare e a farsi raggiungere dal gruppo. Nel plotone la crisi di Enric Mas, uomo di classifica della Quick-Step. La differenza è stata fatta sul Mur de Péguère: ha allungato in solitaria Simon Geschke (CCC) sul quale si è riportato Simon Yates (Mitchelton-SCOTT). Altri contrattaccanti alle loro spalle, mentre in gruppo la Movistar ha lanciato Mikel Landa che in solitaria (aiutato però dai compagni di squadra presenti in fuga) è riuscito a riportarsi alle spalle di Yates sulle prime rampe dell’ascesa conclusiva.

Appena iniziata l’ascesa conclusiva Yates ha staccato Geschke involandosi in solitaria, mentre da dietro ha provato a rientrare in tutti i modi Landa. Nel gruppo lo stesso scenario di ieri sul Tourmalet: FDJ con Gaudu a lanciare Thibaut Pinot. Lo scatto del vincitore della tappa di ieri ai -5km dall’arrivo è stato impressionante: solo Egan Bernal, Emanuel Buchmann e la Maglia Gialla Julian Alaphilippe hanno resistito. A mano a mano Pinot ha cambiato passo andando a staccare praticamente tutti i rivali: a cedere anche il leader della classifica generale che ha forse esagerato provando a seguire il connazionale.

Successo in solitaria per Yates che timbra la doppietta, Pinot nel frattempo riprende Landa, la coppia francese-spagnola arriva sul traguardo in quest’ordine. Pochi secondi persi da Bernal e Buchmann, mentre 50” di distacco per Geraint Thomas che sul finale si è messo a lavorare in solitaria, trascinandosi dietro Steven Kruijswijk. Ultimi chilometri di difficoltà per Julian Alaphilippe che cede oltre un minuto dal connazionale, ma conserva il simbolo del primato. Da dimenticare invece la salita di Uran e Quintana, duetto colombiano praticamente fuori classifica.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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