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Tour de France 2019: una prima metà di Grande Boucle sottotono per Vincenzo Nibali, ora a caccia di un successo di tappa

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Una prima parte di Tour de France 2019 praticamente da dimenticare. Tantissime polemiche, qualche delusione, anche se lo scenario poteva essere prevedibile o, almeno, era stato annunciato: Vincenzo Nibali è già uscito di classifica alla Grande Boucle e, almeno fino al primo giorno di riposo, non è stato mai protagonista. In difficoltà a La Planche des Belles Filles, lo Squalo è andato in crisi nella tappa di sabato e da lì in poi praticamente ogni frazione ha perso spazio per prendere più minuti possibili in chiave graduatoria.

Al momento il capitano della Bahrain-Merida è, all’arrivo del primo giorno di riposo, dopo dieci tappe su ventuno, trentesimo in classifica a 14′ dalla Maglia Gialla Julian Alaphilippe. La condizione sembra essere tutt’altro che buona: ovviamente si fanno sentire, all’età di 34 anni, le fatiche di un Giro d’Italia corso a tutta e chiuso in seconda posizione alle spalle di Richard Carapaz. La preparazione non è stata delle migliori, diventa dunque difficile riuscire a tenere il passo dei migliori nelle frazioni più complicate. Il problema poi sembra esserci anche a livello psicologico, come dichiarato da Paolo Slongo nella giornata arrivata a Saint Etienne: “Più che di gambe ha staccato un po’ con la testa. Probabilmente non abbiamo la condizione per fare classifica, così quando si è staccato, ha mollato. Era inutile continuare se non si è convinti di quel che si può fare. Ora proveremo a recuperare le energie e a focalizzare l’attenzione su nuovi obiettivi, che possono essere le vittorie di tappa”.

Dunque, ora non si può che iniziare a pensare di cambiare genere di obiettivo. Sin dai Pirenei bisognerà provare ad attaccare, magari anche da lontano, per andare a caccia di un successo. “Già portarne a casa una sarebbe una buona cosa. C’è gente che sta davvero bene e si è preparata solo per il Tour. Io non mi sento malissimo, ma mi manca quel pizzico di esplosività che mi faccia passare strappi secchi e duri, che ti consenta di primeggiare. Questo fa capire che la fatica del Giro è rimasta” le dichiarazioni di Nibali. Che prosegue, parlando del dover fare classifica sia al Giro che al Tour: “Per me è molto difficile. Certo, ci sono atleti che riescono a recuperare velocemente in un mese, hanno altri tipi di fibre muscolari che gli consentono questo. Io mi sono trovato comunque qui, ho cercato di provare a fare classifica, è andata male. Non ci sono le energie giuste per tentare la doppia classifica, e va bene così“.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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