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Ciclismo

Tour de France 2019, Vincenzo Nibali mai protagonista. Una Grande Boucle di passione per lo Squalo

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Questo non è proprio il Tour de France di Vincenzo Nibali, lo Squalo avrebbe voluto presentarsi in terra transalpina per cercare di vincere delle tappe e invece è stato costretto a fare classifica dalla sua squadra, ha provato a stringere i denti da grande professionista qual è ma già al termine della prima settimana si è trovato al di fuori dei discorsi che contano. Da quel momento è incominciato un lungo calvario per il siciliano che ha provato ad andare in fuga da lontano in un paio di circostanze ma che non ha mai dimostrato di essere nelle condizioni di forma ideali per puntare concretamente a un successo parziale: semplicemente il 34enne non ha la gamba dei giorni migliori ed è ampiamente giustificato visto che è reduce dal secondo posto al Giro d’Italia, non poteva essere al top anche in questa circostanza per puntare a un piazzamento di lusso.

Vincenzo Nibali si è trovato così in un limbo molto scomodo: incapace di battagliare per la generale e privo di energie psico-fisiche per potersi giocare anche una sola frazione (almeno fino a oggi). Il capitano della Bahrain-Merida sta portando a termine una Grande Boucle anonima per quello che è il suo talento, un uomo capace di vincere tutte le Grandi Corse a tappe e di imporsi anche al Giro di Lombardia e alla Milano-Sanremo sta cercando semplicemente di onorare il numero che porta sulle spalle anche se è costretto a staccarsi in qualsiasi circostanza. Lo Squalo purtroppo non è protagonista come si sperava ma una cosa non gli manca mai: l’orgoglio. Ed è così che sta vivendo questi giorni sulle Alpi, oggi ci si poteva aspettare un tentativo da lontano prima di Izoard e Galibier ma non c’è stato nulla da fare.

Enzo avrà la gamba per piazzare un’ultima zampata nei prossimi due giorni e rendere più positiva la sua partecipazione a questo Tour de France? Altimenti chiuderà nei pressi del 50esimo posto in generale (al momento è 55esimo a 1h37:12 dalla maglia gialla Julian Alaphilippe) senza aver graffiato come invece ha sempre saputo fare nel corso della sua gloriosa carriera. La sua squadra ha comunque commesso un errore importante costringendolo a fare classifica quando è ben chiaro che Nibali non ha più la forza per essere competitivo in due corse così ravvicinate, il risultato è un fuoriclasse che arranca e una formazione totalmente allo sbando (che lo Squalo lascerà a breve per accasarsi alla Trek-Segafredo). La marcia finale verso Parigi è iniziata con la speranza di assistere a qualche lampo di genio.

 

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Foto: Valerio Origo

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