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Ciclismo
Tour de France 2019: Vincenzo Nibali reagisce da campione e punta alla maglia a pois. Lo Squalo torna protagonista
“Bisogna soffrire e saper accettare anche le difficoltà per poi tornare più forti, magari più avanti troverò una giornata giusta per me“, questa era stata la risposta di Vincenzo Nibali dopo la cronometro individuale di Pau nei confronti di coloro che avevano avanzato l’ipotesi di un eventuale ritiro dal Tour de France 2019. Nella quattordicesima tappa, in una delle giornate più attese delle tre settimane con l’arrivo in salita al leggendario Tourmalet e con gli uomini di classifica attesi protagonisti, lo Squalo ha regalato una vera e propria dimostrazione pratica del significato della parola “campione” andando all’attacco nonostante la condizione non eccezionale e dimostrando quella capacità di reagire alle difficoltà propria soltanto dei fuoriclasse. Nonostante la fuga cercata e propiziata sin dalla partenza non abbia poi avuto esito positivo, la prestazione getta una luce incoraggiante sul proseguimento della Grande Boucle del corridore siciliano e suggerisce anche un possibile obiettivo per le prossime tappe.
La frazione odierna ha finalmente regalato un sussulto ai tifosi italiani dopo una serie di giornate piuttosto anonime. L’entusiasmo si è animato sin da subito quando il dorsale n.41 della Bahrain Merida si è lanciato all’attacco con un compagno d’eccezione come Peter Sagan per evadere dal gruppo principale e cercare la gloria con un attacco da lontano. Il corridore messinese ha scollinato in solitaria sulla prima salita di giornata ed è poi stato raggiunto da un drappello piuttosto numeroso con il quale ha proseguito sino all’attacco del Col du Soulor. Nibali ha provato un paio di allunghi nella parte finale rimanendo in compagnia di Tim Wellens (Lotto Soudal) ed Elie Gesbert (Arkea-Samsic) e ha provato a tagliare per primo il traguardo del GPM di prima categoria venendo però beffato dal belga. L’avventura degli attaccanti si è conclusa nel tratto pianeggiante precedente l’inizio del Tourmalet e una volta ripreso, lo Squalo si è saggiamente lasciato sfilare arrivando al traguardo con oltre 20′ di ritardo, risparmiando le energie per le prossime tappe.
Le prospettive che si aprono a questo punto sono decisamente intriganti, anche se dopo l’arrivo Nibali ha ribadito di non volersi porre traguardi a lungo termine e di procedere alla giornata in base alle sensazioni del momento. La brillantezza dimostrata nella frazione odierna specialmente in salita e il grande distacco accumulato in classifica generale potrebbero concedere al fuoriclasse siciliano di tornare nuovamente all’attacco già nella frazione di domani oppure direttamente sulle Alpi nella terza settimana. Il modo migliore per lasciare un segno sul Tour de France resta comunque un successo di tappa, anche se la concorrenza è altissima e le squadre dei favoriti hanno tutte le carte in regola per non lasciarsi sorprendere dalle fughe da lontano. L’obiettivo più agevole potrebbe essere invece la maglia a pois, al momento sulle spalle del belga Tim Wellens (64 punti). Il distacco da recuperare può sembrare troppo ampio (Nibali ha soltanto 9 punti), ma le salite più impegnative devono ancora arrivare e lo spazio per tentare la rimonta non mancherà.
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: Valerio Origo