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Tour de France 2019, Wout van Aert: “Non posso crederci. In questi primi dieci giorni di gara ho capito l’importanza della Grande Boucle”

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Da tre volte campione del mondo di ciclocross, a vincitore di una tappa al Tour de France a ventiquattro anni, al debutto nel WorldTour. Wout van Aert ce l’ha fatta, vincendo per una questione di cinque centimetri su Elia Viviani nella volata di Albi. Quarto sigillo dunque per la Jumbo-Visma in questa Grande Boucle, e quarto trionfo stagionale per il belga dopo le due tappe al Giro del Delfinato e il campionato nazionale a cronometro. Ci era già andato vicino a Colmar, e questa volta nessuno è riuscito a strappargli la soddisfazione di tagliare il traguardo a braccia alzate.

Tra commozione e incredulità, Wout van Aert è stato raggiunto dai microfoni della regia internazionale nel dopo tappa, e ha dichiarato quanto segue: Non posso crederci. Sono riuscito a rimanere nel primo gruppo, anche se purtroppo Dylan Groenewegen non è riuscito a restare davanti; così alla fine ci ho pensato io cercando di giocarmi lo sprint, e alla fine li ho battuti tutti. In questi primi dieci giorni di gara ho capito l’importanza del Tour de France. E riuscire a vincere una tappa alla mia prima partecipazione è semplicemente Wow! Il finale è diventato veramente nervoso. Io sono riuscito a rimanere davanti per difendere il nostro leader Steven Kruijswijk, e poi mi sono giocato le mie carte. Ero molto vicino a Viviani, ma è bastato quel centimetro per riuscire a vincere”.

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@lisa_guadagnini

Foto: Lapresse

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