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Tuffi, Mondiali 2019: Cina inarrestabile, oro anche dai dieci metri sincro. Batki-Pellacani settime, miglior risultato della storia

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La Cina “cala” il pokerissimo, come ampiamente prevedibile, ma lo fa nella piattaforma 10 metri synchro donne con una coppia nuova di zecca e giovanissima, Lu Wei-Zhang Jiaqi. Le asiatiche non tremano affatto, dominano fin dagli obbligatori e regalano il quinto titolo in altrettante gare alla loro nazione al Nambu University Municipal Aquatic Centre di Gwangju, teatro delle prove di tuffi ai 18esimi Mondiali della storia nelle discipline acquatiche. Ultimo atto lineare, senza troppi acuti, con andamento previsto-prevedibile, e nemmeno grandi errori, ma con la sorpresa che arriva “nella coda”, visto che il Canada passa dall’argento al “legno” con un solo tuffo, l’ultimo, disastroso, “regalando” di fatto un bronzo clamoroso alle americane. Malesi d’argento, come previsto. L‘Italia chiude settima con Pellacani-Batki, a un passo dalla qualificazione alle World Series 2020. Resta il miglior risultato della storia, ma anche un pizzico di rammarico perché si poteva fare leggermente meglio.

PRESENTAZIONE

I tuffi sincronizzati sono sempre stati, fin dal loro esordio iridato (1991 o 1998 a seconda delle gare) “patrimonio” cinese, ma questa gara rappresenta davvero una svolta interessante. Perché la corazzata asiatica schiera una coppia nuova di zecca che assieme totalizza 28 anni, ovvero la 13enne Lu Wei (ne compirà 14 a dicembre, come da regolamento FINA possono gareggiare le nate al massimo entro il 31 dicembre 2005) e la 15enne Zhang Jiaqi, che ha ben impressionato in alcune tappe delle World Series. Ci sono le campionesse d‘Europa in carica, le britanniche ChangToulson, e le seconde classificate un anno fa a Edimburgo, le russe Beliaeva (16 anni) e Timošinina. Cambia coppia la Germania, che affianca alla specialista dai dieci metri Kurjo una trampolinista anche oro europeo in passato, Tina Punzel. Se le cinesi sono comunque favorite, nel pronostico subito dopo arrivano le malesi, pur con coppia anche in questo caso “particolare”: c’è l’esperta Pamg, affiancata dall’ancor più veterana Leong. Il Canada resta papabile per la medaglia di bronzo, con Benfeito-McKay. L’Italia si schiera con un mix di esperienza-gioventù formato dalla 16enne Chiara Pellacani e dalla 31enne Noemi Batki, già oro Europeo 2011 a Torino dai 10 metri (nel singolo): le azzurre, i cui coefficienti sono buoni e allineati con le altre coppie, restano outsider, come le australiane Chinnocke (all’ultimo al posto di Annabelle Smith) e Wu. Le cinesi hanno dominato questa gara, come detto, da Perth 1998, vincendo sempre tranne proprio la prima edizione, in Australia, andata all’Ucraina. Poi solo successi e siamo arrivati a nove consecutivi. Ma la coppia in gara oggi deve ancora mettersi al collo la prima medaglia internazionale importante… Il programma è quasi sempre lo stesso, non cambia da anni, con una sola eccezione: il Canada, che porta il triplo e mezzo indietro raggruppato, unica coppia a presentarlo (3.3 di coefficienti, 0,1 in più di tutti). In palio tre carte olimpiche dirette per le prime tre Nazioni classificate, mentre le prime sei coppie si garantiscono un posto alle prossime World Series(2020).

PRIMA SERIE

Si parte e come sempre nelle gare synchro le prime due serie sono a coefficiente fisso, 2.0. Buon inizio per la Corea del sud (46.80). Inizio “complesso” per l‘Australia, 44.40 nell’ordinario indietro. Non bene. L‘Italia fa fatica storicamente negli “obbligatori” con questa coppia: partenza buona, ma ingresso con tanti schizzi, 45,00 nel “capofitto” indietro. Le azzurre preferiscono togliersi subito nei primi due round la rotazione indietro. Non una grande entrata nemmeno da parte delle britanniche, che comunque prendono 48.00 punti. Anche il Messico davanti all’Italia, 45.60. Molto bene le russe, ordinario rovesciato carpiato con l’entrata migliore: gambe e braccia tese, ingresso senza schizzi e 49.20.Malesia brava sull’ordinario rovesciato, in testa con 49.80. Canada: ok Benfeito, non altrettanto McKay, ma tuffo ben pagato con 49.20. Cina: tuffo perfetto fino all’ingresso in acqua, ma Lu regala troppi schizzi. In ogni caso, in testa con 50.40. Cina davanti, poi Malesia, Russia, Canada Gran BretagnaItalia nona a 4.20 punti dal podio provvisorio.

SECONDA SERIE

Italia con il capofitto rovesciato carpiato. Pellacani debuttò ai Mondiali in questa gara a 14 anni a Budapest 2017. Il tuffo è sempre buono, ma con questa entrata (più schizzi per Chiara) non si va tanto lontano: 45,60 e totale 90,60 (stesso punteggio di Germania Australia). Malesia in gran forma, 50.40 e sopra quota 100 punti dopo due obbligatori. La quota d’eccellenza, da sempre. Ordinario avanti carpiato per il Canada (Benfeito-McKay non portano in programma il triplo e mezzo avanti e quindi eseguono questa rotazione negli obbligatori): tuffo semplice, eseguito al meglio. Il Canada c’è, 101,40. Chiude le prime due serie a coefficienti fissi la Cina, con l’ordinario avanti rovesciato: spettacolari Lu Zhang, miglior tuffo di gara, 55,20 (arrivano anche i 9.5 sia nel tecnico che nel synchro), 105.60. Dopo due serie: Cina prima, Canada a quattro punti, Malesia terza. Tutte oltre quota 100 punti. Italia ottava a dieci punti dalla zona-medaglia. Adesso però partono i tuffi “liberi”.

TERZA SERIE

Il tuffo della verità per l’Italia con il 107 B, triplo e mezzo avanti carpiato: un buon tuffo, ma purtroppo c’è distanza tra Pellacani Batki. Entrata ancora non perfetta e 62.10 punti (meglio dei preliminari al mattino). Totale: 152,70. La Gran Bretagnavince il confronto diretto con l’Italia nello stesso tuffo (69,30), pur senza impressionare particolarmente. Errore per la Russia, sopratutto nel synchro, pur con due tuffi ben eseguiti tecnicamente: 161,70, potrebbero perdere posizioni Beliaeva  e Timošinina. L‘Australia svolta con il triplo e mezzo avanti carpiato: notevole risultato, 71.10, 164.70. Tuffo da “8” pieno, nel synchro. Malesia: grande velocità di rotazione sul 107 B, ma non una super entrata: 66,60, 166.80, al comando. L’Italia perderà una posizione in questo “giro” (nona). Il Canada si conferma in seconda posizione con il doppio e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo, tuffo da 3.2 di coefficiente: spettacolari Benfeito-McKay, con 73.92 parziale. Ma la risposta della Cina è fantastica sul triplo e mezzo avanti carpiato. Miglior tuffo della gara, 77.49 con tanti “9”. Cina saldamente al comando a quota 183.00 punti. Canada secondo, Malesia terza. Italia nona (su dodici) a 14 punti e un decimo dal bronzo provvisorio.

QUARTA SERIE

Penultimo tuffo italiano: triplo e mezzo ritornato raggruppato. Synchro notevole, entrambe scarse purtroppo in entrata: 63,36, totale 216.03. Buona gara, non eccezionale per le azzurre. Germania indietro, come prevedibile data la “strana” coppia assortita. La Gran Bretagna scavalca l’Italia di quasi 5 punti, ma eseguo comunque peggio della coppia italiana, decisamente peggio, il triplo e mezzo ritornato raggruppato. Anche il Messico perde punti e sta davanti all’Italia solo di 6 centesimi. Il sesto posto è possibile per Batki-Pellacani, e significherebbe World Series nel 2020. Disastro russo e gran favore all’Italia sul triplo e mezzo ritornato raggruppato, errore di Beliaeva: solo 53.76. Bel tuffo di Bromber-Youngteam USA, in lotta per le medaglie: 71.04, americane al comando in attesa di Malesia, Canada e Cina. Malesia con il triplo e mezzo ritornato raggruppato: bel tuffo, da 7,5/8 nel tecnico, 74,88 e 241.68. Il Canada sbaglia per la prima volta e a farlo è l’esperta Benfeito, ingresso in acqua scarso per lei e 4,5 nel giudizio tecnico. La Malesia scavalca il Canada, comunque sempre in zona medaglie. La Cina veleggia verso l’oro con il triplo e mezzo ritornato raggruppato, 258,84, 17 punti di vantaggio sulla Malesia. A un giro dalla fine, Cina guida davanti alla Malesia, Canada terzo, Italia settima a 25 punti dalla zona medaglie (irraggiungibile), ma a un passo dal sesto posto.

QUINTA SERIE

L’Australia non impressiona sul doppio e mezzo indietro, con un avvitamento e mezzo: chiude con 277,44 punti. Italia: doppio e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo, bene, ma si poteva fare anche meglio. Batki-Pellacani chiudono con un parziale di 64,32 e un totale di 280.38, qualche decimo di punto in meno rispetto al mattino. Per il sesto posto serve un errore da parte di più copie: la Gran Bretagna sta davanti all’Italia anche piuttosto nettamente, quasi dieci punti di vantaggio. Al Messico servono 64,27 punti per stare davanti all‘Italia con il doppio e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo: errore da parte di entrambe, 58.56! Centroamericane dietro le azzurre, ma la Russia regala spettacolo sul doppio e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo. L’Italia chiuderà settima, a meno di errori clamorosi. Gran gara delle americane che vanno sopra i 300 punti e sognano. Malesia sul podio col brivido, chiusura non straordinaria nel doppio e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo, 71.04, totale 312,72. Quarta medaglia iridata in questa gara per la fuoriclasse Pandelela Pamg. Benfeito-McKay clamorosamente buttano via il podio in maniera pazzesca (ricordando che Benfeito fu medagliata già nel 2005 a Montreal con Filion) con il triplo e mezzo ritornato raggruppato. Sbaglia McKay da 4.5, finiscono dietro le americane di 81 centesimi di punto. Super sorpresa finale. Cina in scioltezza: tutti “9” o quasi anche sull’ultimo tuffo, parziale di 86,40, totale di 345.24, oltre 30 punti di vantaggio sulla Malesia. Oro Cina, argento (previsto) per la Malesia, e sorpresa di bronzo americana, decisamente inattesa. Italia settima a 24 punti dalla zona-medaglie e meno di nove punti dal sesto posto. Cina, Malesia e Stati Uniti qualificate per Tokyo 2020, alle World Series anche Canada, Russia e Gran Bretagna. Batki:Un pizzico di delusione c’è, per me terza gara in due giorni. Questi nove punti un pochino bruciano“. Pellacani: “Bruciano sì, sarebbe stato bello qualificarsi. Alla fine abbiamo fatto comunque una bella gara“.

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Foto: La Presse

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