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Tuffi, Mondiali 2019: gli ultimi due salti condannano Chiara Pellacani, fuori dalla finale tre metri! Sfida stellare Shi-Keeney

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La disperazione del ct Oscar Bertone dopo l’ultimo tuffo azzurro della serie è emblematica, colta in piena diretta: mani sul volto, delusione, pensieri che restano lì, nell’aria. Perché Chiara Pellacani a metà abbondante della gara stava saltando come mai finora nella sua giovanissima carriera e aveva il destino nelle proprie mani: settima con oltre 15 punti di vantaggio sulla tredicesima atleta, cioè la prima delle escluse alla finale dal trampolino 3 metri donne. Poi, il patatrac agli ultimi due giri, un mezzo disastro che in parte va accettato perché stiamo parlando di una ragazzina di 16 anni, seppure talentuosa, oltretutto la più giovane rappresentante in questa prova. Ultimi due fatti da 4.5/5, doppio e mezzo rovesciato e ritornato, e incredibile addio alla finale a dodici, prevista domani alle 13.45, e alla qualificazione olimpica diretta. Un peccato, un dispiacere enorme per un Mondiale che al Nambu University Municipal Aquatics Center, cioè nella sede dei tuffi, non sta regalando grandi soddisfazioni alla squadra italiana. Anzi. Unica con in mano la carta per Tokyo 2020 resta la veterana di 31 anni Noemi Batki, ottava ieri nella finale dalla piattaforma. Per il resto, semifinale senza troppe sorprese e un livello stellare da parte delle prime quattro atlete. E attenzione: Keneey è tranquillamente in grado di battere le cinesi…

PRIMA SERIE

Prima serie con più ombre che luci. Pellacani al primo tuffo, doppio e mezzo indietro carpiato: tutto bene, manca solo un’entrata perfetta, gambe un po’ piegate in carpiatura, ma ok, per lei 58,50 (meglio rispetto ai 54.00 del mattino). Molto bene Tina Punzel, dopo la delusione nel synchro, sembra un’altra: davanti a Ware. Abel ha lavorato molto sul ritornato e si vede: 66.00 punti. Doppio e mezzo indietro strepitoso per Maddison Keeney, vera avversaria delle cinesi: 73.50. Wang Han pagata bene sul doppio e mezzo ritornato cui manca la distensione finale e un ingresso perfetto. Shi Tingmao ha vinto a Rio 2016 e l’oro agli ultimi due Mondiali, 72.00. E’ seconda. Dopo il primo giro guida Keeney (appassionata di astronomia), con Pellacani decima.

SECONDA SERIE

Errore per Chernykh, che aveva ben impressionato al primo giro. Media del 5.5 con la rotazione indietro, perderà parecchie posizioni. Grande secondo tuffo per Chiara Pellacani (che deve ancora farsi un “nome”, non viene pagata come meriterebbe), 63 punti sul doppio e mezzo avanti con un avvitamento, totale 121.50 dopo due serie. Per ora va benissimo così, anche perché molte “rivali dirette” stanno sbagliando e soprattutto perché sta migliorando il punteggio del mattino in eliminatoria. Le favorite per il podio (Ware, Abel, Keeney Han, Shi) restano tranquillamente al comando, anche se Keeney e Shi sono tutt’altro che perfette. Chiara guadagna una posizione ed è nona, a soli 6 punti dal quinto posto.

TERZA SERIE

Pellacani strepitosa nel triplo e mezzo avanti carpiato, perfetta nel presalto, buona elevazione, carpiatura stretta, 65.10, totale 186,60. Supera Ware e Bacon! Bene Abel e Keeney, non benissimo Wang Han (ancora leggermente scarsa nel doppio e mezzo rovesciato carpiato), resta dietro. Prima Shi Tingmao quando siamo oltre metà gara. Grandiosa Pellacani, con freddezza e naturalezza: settima con quasi 15 punti di vantaggio sulla prima delle escluse dalla finale.

QUARTA SERIE

Purtroppo, arriva l’errore pesante di Pellacani, da 4.5/5, sul doppio e mezzo rovesciato carpiato. Perde 5 posizioni in classifica e rischia grosso. Keeney mette pressione alle cinesi con il 107 B (triplo e mezzo avanti carpiato) da 74 punti. La seconda cinese non tiene il passo, per ora, dell’australiana e di Abel: sempre entrata non perfettamente in verticale. Confronto tra Shi e Maddison sullo stesso tuffo, meglio l’australiana: ma ben pagata Shi, stesso punteggio e quindi resta al comando con dodici punti su Keeney. Pellacani è dodicesima, ultima delle qualificate, con un punto e 8 decimi di vantaggio sull’olandese Jansen. Si trema.

QUINTA E ULTIMA SERIE

Ultima rotazione con tanti avvitamenti: fuori la Chernykh, non ci saranno atlete russe in finale! Bene Reid, che ha sicuramente aggiustato qualcosa da eliminatoria a semifinale perché almeno negli ultimi due tuffi ha tirato fuori salti da medaglia. Fedorova dà una mano a Pellacani e butta via la gara e la qualificazione prendendo la media del “4,5” sul doppio e mezzo ritornato carpiato. Addio finale. La Jansen sfiora il trampolino sullo stesso tuffo, ma non lo tocca. Bene l’olandese. Doppio e mezzo ritornato carpiato per Chiara Pellacani, che purtroppo non approfitta dei “regali” altrui: disastro, altro tuffo da cinque e addio finale! Incredibile. Partenza difficile, ma soprattutto troppo abbondante nell’ingresso in acqua. Non ci voleva proprio, delusione tremenda, su un tuffo che aveva sempre eseguito bene. Le altre non sbagliano. Qualificate, nell’ordine: Shi Tingmao, Keeney, Wang Han, Abel, Punzel, Ware, Mikami, Reid, Kesar, Ng, Jansen e Qin. Pellacani solo 17ma con 265.10. Male i tuffi azzurri finora. Purtroppo.Finale domani, venerdì 19 luglio, alle 13.45 italiane.

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Foto: La Presse

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