Tuffi, Mondiali 2019: i convocati dell’Italia ai raggi X. Tocci e Bertocchi punti di riferimento, Pellacani per la definitiva esplosione

Una squadra giovane, ma con tante ambizioni. L’Italia si presenta così a Gwangju per i Mondiali 2019 di tuffi. Sono otto gli atleti convocati, considerando nell’elenco anche Alessandro De Rose, che sarà impegnato dalle grandi altezze con l’obiettivo di provare a conquistare una medaglia iridata.

Torniamo in piscina dove i fari saranno sicuramente puntati su Giovanni Tocci al maschile ed Elena Bertocchi al femminile. Sono sicuramente loro le principali carte da medaglia per l’Italia ed entrambi difendono il bronzo dal metro conquistato nella scorsa edizione. Sia il calabrese sia la lombarda puntano tantissimo nella gara del metro, dove hanno già avuto la possibilità di entrare nell’élite mondiale e vogliono ripetersi sul podio anche in quel di Gwangju. Da tutti e due, però, ci si aspetta la definitiva maturazione ed esplosione anche nella gara dei tre metri, dove la finale deve essere un punto di partenza per poi centrare un piazzamento di sicuro prestigio.

Tocci e Bertocchi punteranno anche nelle gare del sincro e soprattutto Elena si è già messa al collo una medaglia pesantissima con Chiara Pellacani negli ultimi Europei di Glasgow. Un incredibile oro per le due azzurre, che le ha proiettate in un’altra dimensione e che attualmente le pone come la coppia di riferimento in Italia ed in netto vantaggio nella corsa a Tokyo 2020 rispetto alle rientranti Tania Cagnotto e Francesca Dallapè.

La 16enne romana è un talento cristallino e ai Mondiali disputerà sicuramente quattro gare (le due individuali del trampolino ed il sincro da tre e dalla piattaforma), con la possibilità di vederla anche nel Team Event. Nel 2017 è arrivato l’esordio iridato per Pellacani e dunque non c’è più quel timore della prima volta. L’obiettivo è puntare ad entrare nelle due finali individuali e poi ambire al massimo possibile, ma soprattutto è nelle gare sincro che la giovanissima tuffatrice azzurra può davvero cercare il grande colpo.

Come detto sopra ci sarà anche un sincro maschile con Giovanni Tocci ed un Lorenzo Marsaglia che si presenta a questi Mondiali con tanta fiducia per i buoni risultati delle ultime stagioni e con la consapevolezza di poter essere una sorpresa. Dal metro, dai tre metri e nel sincro, un bel tris per il tuffatore classe 1996, che negli ultimi Europei ha collezionato due sesti posti (si poteva fare anche meglio) e che ora al Mondiale vuole un risultato di valore.

All’elenco mancano due veterani ed un esordiente. Gli esperti sono Noemi Batki e Maicol Verzotto, quest’ultimo impegnato solamente nelle prove del sincro misto, gare nelle quali può davvero succedere di tutto e nelle quali l’Italia deve farsi trovare pronta. In una di queste (quella dalla piattaforma) ci sarà Batki, che è il punto di riferimento per la piattaforma in Italia. L’italo-ungherese ha vinto uno splendido argento agli Europei, che sicuramente le dà la spinta giusta in vista della gara iridata, dove il podio sembra impossibile, mentre una finale con un bel piazzamento è un obiettivo più che realistico.

L’esordiente, invece, è Riccardo Giovannini. Da Bolzano a Gwangju a suon di tuffi. Questo è il percorso che il 16enne romano ha fatto in questa stagione, con quel meraviglioso terzo posto nel Grand Prix in Alto Adige che ha convinto Oscar Bertone a puntare su di lui anche per i Campionati del Mondo. Ci sarà sicuramente un po’ di timore nell’esordio mondiale, ma l’obiettivo è quello di accumulare la maggior esperienza per gli impegni futuri. Una possibile giovanissima coppia nel Team Event con Chiara Pellacani desta sicuramente tantissima curiosità e sarebbe molto interessante vederli gareggiare insieme.

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Foto: Renzo Brico