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Tuffi, Mondiali 2019: la tredicenne Chen Yuxi sbalordisce il mondo dalla piattaforma. Noemi Batki ottava, sarà alle World Series

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Una donna sola al comando: ha 13 anni, viene ovviamente dalla Cina, è al suo primo Mondiale e alla sua terza gara internazionale in assoluto, ha preso anche due dieci su un tuffo a metà della sua ‘fatica’ e ha letteralmente dominato la finale iridata dalla piattaforma. Si chiama Chen Yuxi ed è l’ennesimo nuovo fenomeno di una squadra inimitabile, la Cina, che conquista il nono oro su nove gare disputate a Gwangju. E torna a vincere in questo format dopo sei anni. Dodicesimo successo diverso nelle ultime dodici edizioni della prova iridata dai dieci metri, segno che ripetersi è veramente complesso. Esecuzione entusiasmante della prima cinese, regolare quella della seconda, Lu Wei, comunque argento, mentre affascinante è stata la lotta per il bronzo tra quattro atlete, Schnell, Wu, Pamg e Benfeito. L’ha spuntata l’americana con pieno merito, perché non ha mai sbagliato e dopo il primo tuffo è sempre salita abbondantemente oltre quota 70 punti. Noemi Batki conferma il punteggio della semifinale (428 punti), perde tre posizioni nel piazzamento, dal quinto all’ottavo posto, ma regala una prova di sostanza, molto buona, agguantando il suo miglior risultato assoluto in una finale iridata ed eguagliando anche il top di un’italiana nella specialità (14 anni dopo). Andrà alle World Serie 2020. Avrebbe potuto toccare al massimo quota 345 punti con una gara perfetta, punteggio con il quale sarebbe terminata comunque settima. E non ha sbagliato il tuffo indietro con avvitamento, il secondo, dopo un riscaldamento… disastroso. Va bene così.

PRESENTAZIONE

Finale intrigante in quanto la coppia cinese è “nuova di zecca”, rispetto ai Giochi di Rio 2016 e ai Mondiali 2017. In più, Lu e Chen sono giovanissime e sommano “solamente” 28 anni, in due… Nelle ultime otto edizioni iridate la potenza asiatica ha vinto l’oro appena tre volte, a fronte di 5 sconfitte patite da Heymans (Can), Wilkinson (USA), Espinosa (Mex), Kim Kuk-Hyang (Corea del nord) e Cheong Jun Hoong (Malesia), due anni fa a Budapest. Dura dunque da due edizioni consecutive il “digiuno” cinese dai dieci metri, tra le donne. Dodici atlete, cinque serie di tuffi con tutte le rotazioni (avanti, indietro, rovesciato, carpiato, avvitamento). Cambio generazionale in atto: unica atleta in gara ad aver già vinto una medaglia è la malese Pamg. Le ultime undici prove mondiali in questa specialità sono state vinte da undici tuffatrici diverse, in rappresentanza di ben sette paesi. Mancano le prime quattro classificate dell’ultima rassegna iridata. Il miglior risultato dell’Italia in questa gara è un ottavo posto firmato da Valentina Marocchi a Montreal 2005. Le prime otto atlete classificate gareggeranno alle World Series 2020.

PRIMA SERIE

Via e subito un errore per la 28enne americana Magana, troppo abbondante nel triplo e mezzo ritornato raggruppato. Meglio Van Duijn, ma sua una rotazione in meno, il doppio e mezzo ritornato: 63 punti. Bene Arai, 67.20. La malese Pamg, bronzo a Kazan 2015, non brillante in eliminatoria, inizia invece molto bene la finale andando sopra i 70 punti. Non bene la britannica Toulson sul triplo e mezzo avanti carpiato, soli 60 punti con ingresso molto “scarso”. Dodici punti in meno rispetto alla semifinale. Melissa Wu, australiana con papà di origini cinesi: triplo e mezzo avanti carpiato. All’Olimpiade 4a a Londra 2012 a 1,12 punti dalla malese Pamg, bronzo e presente in gara. Tuffo avvitato, partenza titubante, soli 63 punti. La tensione c’è e si sente.Stesso tuffo e confronto diretto per Noemi Batki, che va per i 32 anni ed è la meno giovane in gara: grande 107 B, pur mancando il super ingresso in acqua: 67.50, va bene così. Secondo posto dietro Pamg. Tuffo con avvitamento per Benfeito, all’ottavo mondiale a 30 anni, due volte quarta (ma bronzo olimpico): inizia bene, non finisce altrettanto positivamente. Ben pagata, 72.00 per Benfeito, al comando. McKay non inizia come in semifinale sul 107 B, abbondante e con tanti schizzi: 63.00. Tocca alle due cinesi, che eseguono un programma in fotocopia in tutte e cinque le rotazioni. Atlete entrambe leggerissime. Triplo e mezzo avanti carpiato per Lu Wei, a cui manca un super ingresso: 72.00, prima con Benfeito. Chen Yuxi, confronto diretto: rincorsa più lunga, parabola migliore, gran tuffo e va in testa con 76.50. Dopo la prima serie, Noemi Batki è quinta a 4.50 punti dalla coppia terza, Benfeito-Lu.

SECONDO GIRO

Magana ha cambiato programma rispetto ai preliminari, avendo già ottenuto la qualificazione olimpica: scartato il tuffo in avanti, per portare il triplo e mezzo indietro raggruppato, dal coefficienti più alto. Scelta coraggiosa, ma rischiosa. Buon tuffo, pur con tanti schizzi: media del 7, 69.30, totale 122.10. Van Duijn sbaglia il doppio e mezzo indietro: apre tardi, tuffo abbondante, solo 52.20 per l’oro europeo in carica. Sorprendente la giapponese Arai, gran partenza e super ingresso in acqua, alla cinese: 72.00 nel triplo e mezzo avanti e 139.20. Pamg: sei partecipazioni mondiali, sei finali. Doppio e mezzo indietro carpiato: l’aveva sbagliato in eliminatoria e in semifinale, lo fa bene in finale, 73,95, super elegante, totale 144.45. Si riscatta subito Melissa Wu, totale 138,20. Ed ecco tuffo più complicato per Noemi Batki, doppio e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo: partenza un po’ indietro, carpia rapidamente, buona entrata, 64.00 punti, miglior avvitamento eseguito a Gwangju. Triplo e mezzo avanti carpiato per Benfeito: 72.00 punti anche con il secondo tuffo, secondo posto a quota 144.00. Lu Wei con il 407 B, grande molleggio, grande partenza, l’entrata non è perfetta, ma limita i danni: 62.40, indietro in classifica. Chen Yuxi strepitosa con un’entrata fantastica, sul triplo e mezzo ritornato raggruppato: 88 punti, scappa via a quota 164.50. Dopo due serie: prima Chen, seconda Pamg, terza Benfeito, quarta Arai. Batki ottava, a meno di tredici punti dalla medaglia. Ma si è “tolta” due scogli immediati, sta saltando meglio rispetto a preliminari e semifinale, e ora ha tre tuffi a lei favorevoli.

TERZO GIRO

Problemi per Arai, che prende soli 47 punti sul doppio e mezzo indietro carpiato. Pamg si gioca molto nel tuffo indietro con avvitamento: attenta la malese, anche se non tiene troppo la verticale. Per lei 70,40, totale 214.85. Crisi abbondantemente terminata per la fuoriclasse malese. Strepitoso triplo e mezzo indietro per l’americana Schnell, prende 82.50, totale 216.90. Può sognare una medaglia! Tocca a Noemi Batki, doppio indietro con un avvitamento e mezzo: ancora 67.20, poco pagata la triestina cui manca solo un super ingresso in acqua. Totale 198.70. Benfeito “timbra il cartellino” sul triplo e mezzo indietro raggruppato, seconda dietro la sorprendente Schnell. Lu Wei: triplo indietro dalla verticale, sarebbe perfetto ma non c’è il super ingresso in acqua, un po’ scarso: 84.15, totale 218.55. Stesso tuffo per Chen Yuxi: clamorosa, arrivano i 10, parziale 94.05, totale 258.55. E’ praticamente oro. Ha già 40 tondi punti di vantaggio sulla seconda classificata. Gran lotta per argento e bronzo: sono in quattro in meno di quattro punti, Lu, Schnell, Pamg, Benfeito. Noemi Batki è settima, a 18 punti dal bronzo.

QUARTA SERIE 

Errore per Pamg sul triplo e mezzo ritornato raggruppato: frenata in ottica podio, 62.40, totale 277.25. Potrebbe perdere parecchie posizioni. Prosegue alla grande Delaney Schnell che va oltre i 70 punti anche nel triplo e mezzo avanti carpiato, attenta al record di punti e si giocherà una medaglia fino in fondo. Continua la rincorsa di Melissa Wu, ottanta punti sul triplo e mezzo ritornato raggruppato, va in testa con 288.20, soli 8 decimi di punto meglio di Schnell. Bene Batki sul triplo e mezzo ritornato carpiato, sempre 67,20, 265,90. Un’ottima gara di Noemi, manca però sempre la super entrata. Ancora ben pagata (troppo?) Megan Benfeito, che mai ha regalato finora una grande entrata, ma prende costantemente 72 punti. Va in testa a quota 288.60. Chen Yuxi, alla terza gara internazionale della sua vita, supera il quarto tuffo con la media del 9,5: 94.05, 352.60 totale. E’ ormai oro, argento quasi opzionato da Lu, mentre è sfida aperta per il bronzo: sono in tre in un punto e due decimi: Benfeito, Wu e Schnell. Batki è settima a poco meno di 23 punti dalla medaglia.

QUINTA E ULTIMA SERIE

Male Van Duijn, gara sottotono per l’olandese campionessa d‘Europa in carica. Grandiosa Delaney  Schnell, che non trema sul triplo e mezzo ritornato carpiato in chiusura: 76.80, 364.20 complessivo, un punteggio clamoroso che rappresenta il record personale per la 20enne americana. Può vincere il bronzo. Melissa Wu dice addio alla medaglia con il doppio e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo. Noemi Batki per chiudere in settima posizione: doppio e mezzo rovesciato raggruppato, non perfetto, leggermente abbondante (e il coefficiente è basso, 2.8), un tuffo comunque “in sicurezza”, 63 punti, chiude con 329.90, trenta centesimi in più rispetto alla semifinale. Ottimo punteggio conclusivo e si qualifica per le World Series 2020. Brava Noemi, ottava, come ai Giochi di Londra 2012. Eguaglia il miglior piazzamento di un’italiana in una finale mondiale dalla piattaforma, Valentina Marocchi (bronzo europeo 2004) a Montreal 2005! Megan Benfeito sbaglia l’ultimo tuffo ed è fuori dal podio: 59.20, chiude male la canadese, con 347.80 punti totali. McKay in rimonta, finisce settima, ma deludente rispetto alla semifinale. Lu Wei è argento senza l’entrata perfetta della compagna di squadra: 78.40 sul doppio e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo, totale 377.80. Chen Yuxi incanta il pubblico con lo stesso tuffo, media del “9”, 86.40 parziale, totale 439, punteggio più alto in assoluto del 2019, con una media di quasi 90 punti a tuffo. Medaglia d’oro super meritata. Argento per Lu Wei con 377.80, a 61.20 punti dalla connazionale! Terza, a sorpresa, l’americana Delaney Schnell a 364.20. Quarta Wu, quinta Pamg, sesta Benfeito, settima McKay, ottava Noemi Batki. 

 

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Foto: La Presse

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