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Tuffi
Tuffi, Mondiali 2019: sesto oro in sei gare per la Cina, trionfo per Shi e Wang nel sincro tre metri. Bertocchi-Pellacani none
Tutto come previsto. Ed era inevitabile, considerata la tradizione in questa gara e la bravura della coppia cinese, per una volta non giovane, ma “esperta”: Shi Tingmao e Wang Han (entrambe classe ’91), dominano la finale dal trampolino 3 metri sincro (prova nella quale le asiatiche non perdono da 21 anni ai Mondiali), staccano la concorrenza e regalano alla propria nazione la sesta medaglia d’oro in sei gare previste finora nei tuffi ai 18esimi Mondiali delle discipline acquatiche in corso a Gwangju. Shi Tingmao, ma con Chang Yani, si era già imposta a Budapest 2017 e poi pure a Barcellona 2013 e Kazan 2015, assieme a Wu Minxia. Grande lotta dietro per la medaglia di bronzo, mentre il Canada vince in scioltezza l’argento: distante dalla Cina, ma anche dalle altre coppie finite alle spalle. Va detto che a parte Cina e Canada, per l’appunto, non si sono viste squadre “stellari”. Il podio del Messico non era troppo prevedibile, alla vigilia. L’Italia campione d’Europa in carica chiude in nona posizione, ma date le premesse dei preliminari si può essere soddisfatti. Per due motivi: il primo riguarda la reazione alle difficoltà avute in eliminatoria. Chiara ed Elena non hanno sbagliato nessun tuffo e anzi dal punto di vista tecnico si possono considerare eseguiti bene i loro salti; secondo motivo, il triplo e mezzo avanti carpiato, riuscito positivamente per parte di entrambe. In ottica gara individuale, è un gran bel pensiero in meno. Nella giornata odierna è mancata solo un po la sincronizzazione, ma tenendo conto del fatto che Bertocchi ha dovuto saltare due settimane piene di allenamenti, non si poteva fare di più. Ha stupito l’Olanda, settima e davanti all’Italia, così come solo la Russia (e la Gran Bretagna) se consideriamo l’ambito europeo.
PRESENTAZIONE
Finale a dodici coppie, con l’Italia che ha strappato la qualificazione per pochi centesimi di punto, all’ultima serie, nei preliminari (notte italiana), dopo due errori su cinque rotazioni. Fuori dall’ultimo atto squadre di “spessore” internazionale, come Ucraina, Germania, Giappone. Il livello comunque è molto alto, Shi Tingmao & co non sono battibili in questa gara. Gran sorpresa, la Svizzera, seppur in crescita da anni almeno dal trampolino: qualificata! Assistente arbitro, l’ex fuoriclasse Chen Ruolin. Dal trampolino 3 metri sincro hanno sempre dominato le cinesi tranne nella prima edizione, a Perth 1998, quando vinsero due leggende russe, Lasko e Pakhalina (con Ilina riserva…). Cinque vittorie consecutive per Guo Jingjin tra 2001 e 2009, con due partner diverse. La gara: primi due tuffi obbligatori, coefficiente fisso 2.0. Poi altri tre liberi. Prime tre coppie della classifica finale qualificate direttamente alla Finale di Tokyo 2020, prime sei alle World Series 2020.
PRIMA SERIE
Si parte e tocca subito all’Italia, qualificata per il rotto della cuffia, decimi di punto e grazie all’errore clamoroso di Tina Punzel sull’ultimo tuffo. Bisogna saper sfruttare questa “fortuna”. Ordinario indietro carpiato in apertura per Pellacani-Bertocchi: concentrate nella parte iniziale del molleggio, perfettamente in sincro. Molto in alto, stessi punti del mattino, 46.80. L’Olanda (Jansen/Van Duijn) supera l’Italia per sei decimi di punto. Bene il Messico, con la veterana Espinosa ed Hernandez Torres. Al comando. Ilinykh-Poliakova, ordinario ritornato carpiato: bene, non benissimo (apertura differente), ma appaiano le italiane a quota 46.80. Le americane Gibson e Palmer si sono imposte al Grand Prix di Mission Viejo a febbraio, davanti proprio a Pellacani-Bertocchi: 48.00. Gran tuffo di Keeney per l’Australia, meno di Smith. Hanno aggiunto un avvitamento al doppio salto mortale e mezzo avanti, cambiando il programma: un rischio enorme. Il Canada invece non ha voluto rischiare, restando sull’antico programma: ottimo capofitto indietro, in testa con 49.80. Shi Tingmao e Wang Han sono molto precise nel capofitto avanti, posizione in aria da “poster”: 53,40, la Cina scappa subito via con 3,60 punti sul Canada. Dopo il primo giro: Cina, Canada, Messico e Stati Uniti appaiati. Italia settima a un punto e 80 decimi dal bronzo virtuale.
SECONDA SERIE
Seconda serie, per l’Italia l’ordinario rovesciato carpiato, quindi prima rotazione indietro: bene la parte finale, non c’era distanza tra due corpi. Piccola pecca sulla rincorsa, prima Elena sulla punta del trampolino rispetto alla compagna: 45 punti, fanno meglio del mattino. Totale dopo gli obbligatori 91.80, termina la fase dove “storicamente” fanno più fatica Bertocchi e Pellacani. Messico al comando con 96 punti. Ilinykh-Poliakova altissime sulla tavola, 49,80, fanno meglio del Messico con gli obbligatori. Incertezza delle americane, ma ben pagate: 1,8 in più dell’Italia. Rovesciato carpiato per la Gran Bretagna, con un piccolo balzo indietro sul presalto: Reid molto più lontana rispetto a Torrance (43.80): perdono qualcosa, ma vanno davanti all’Italia per sei decimi di punto. Brave le australiane nel capofitto rovesciato, così come le canadesi sullo stesso tuffo. Cina perfetta: già nove punti di vantaggio sulle seconde dopo i tuffi obbligatori.
TERZA SERIE
Parte la gara “vera” con i tuffi liberi e inizia subito l’Italia con il doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento, miglior tuffo in eliminatoria. Un po’ di incertezza nella rincorsa, manca un’entrata “secca”: 60,30. Totale 152,10. Esecuzione buona, mancano gli “8” sul sincronismo. Peccato, perderanno punti e posizioni. Olanda, Svizzera e Corea dietro l’Italia. Bene il primo libero per il Messico, 162.60, le centroamericane cominciano a sognare. Problemi sul presalto per le russe e non un grande ingresso in acqua, pulito: perdono punti “pesanti” Ilinykh-Poliakova, pur rimanendo di poco davanti all’Italia. Concede qualcosa anche la coppia americana, giro “difficile” per il momento. Triplo e mezzo avanti dell’Australia, errore di Smith: alle spalle di Messico e Gran Bretagna. Canada al comando, con Abel in gran forma e Citrini Beaulieu che tiene il passo. Doppio e mezzo indietro carpiato per la Cina: tuffo bellissimo, anche se Shi Tingmao termina con i piedi non tirati: 81 punti, scappano via le asiatiche. Già 20 punti di vantaggio sul Canada, secondo. Dopo tre serie: Cina, Canada, Messico. Italia nona a dieci punti e mezzo dal bronzo virtuale.
QUARTA SERIE
Triplo e mezzo avanti carpiato in apertura per l’Italia: bene dal punto di vista tecnico (e anche pensando alla gara individuale), ma c’è troppa luce tra le due. Elena decisamente più avanti di Chiara: 63,24, va bene così per le azzurre, molti più punti rispetto all’eliminatoria. Messico inarrestabile, 228,30, grande sorpresa della finale. Vale una medaglia. Russia perde qualcosa nei confronti dell’Italia, ma rimane davanti alle azzurre (ed è reduce dal bronzo, ma con Ilinykh-Bazhina, agli Europei 2018). USA: recupera Palmer nell’ingresso in acqua, dopo aver sbagliato il presalto. Nel parziale 54,87, scavalcati dall’Italia. Gran Bretagna: Reid molto più alta di Torrance, problemi sul sincronismo per le britanniche. Ma non vengono penalizzate. Gran Bretagna seconda con 65,20 parziale, vicina al Messico e con 11 punti in più dell’Italia. Australia con doppio e mezzo avanti carpiato con due avvitamenti, 3,4 di coefficiente, tuffo molto difficile a livello femminile. Disastro Smith, buttata via la gara e la medaglia: 212 punti, precipitano indietro. Bene il triplo e mezzo avanti per il Canada, che sente “profumo” d’argento. Doppio e mezzo rovesciato carpiato per le cinesi, con Wang Han che si sta tuffando anche meglio di Shi Tingmao. Veleggiano verso l’oro, con 24 punti di vantaggio sul Canada. A un tuffo dal termine, Cina prima, Canada secondo, Messico terzo. Italia settima, a meno di 13 punti dal bronzo virtuale, ma soprattutto a meno di un punto dall’Olanda, sesta.
QUINTA E ULTIMA ROTAZIONE
Chiude l’Italia: doppio e mezzo ritornato carpiato (inserito quest’anno da Bertocchi). Serve l’impresa per il sesto posto. Bene, ma non benissimo. Brava Chiara, non completamente distesa Elena. Il sincro è positivo. Al mattino 51 punti, ne arrivano 59,40, le ragazze azzurre chiudono a quota 274,74 (17 punti in più rispetto alle qualificazioni, nessun errore grave). L’obiettivo era di arrivare a 280 punti. Sfiorato. L‘Olanda conclude la gara della vita, sogna il sesto posto (che vale le World Series 2020) e resta davanti all’Italia. Tuffo buono, ma non ottimo per il Messico, che trema un po’: 66,60, 294,90 in totale. Bel punteggio comunque, medaglia possibile. La Russia tira fuori un gran tuffo proprio all’ultimo, ma con 72.00 resta dietro di un niente al Messico. Medaglia e qualificazione olimpica diretta per Messico e Canada. Scelta azzeccata quella di non cambiare programma e restare con un singolo avvitamento, a differenza dell’Australia. Trionfo cinese senza storia: oro per Shi e Wang, con 30.90 sulla seconda classificata e un totale clamoroso di 342.00 punti. Argento Canada a quota 311.10, unica altra nazione oltre quota 300 punti. Bronzo Messico con 294,90, solo due punti e un decimo davanti alla Russia che si è “svegliata” tardi. Quinto posto per la Gran Bretagna. Italia nona a 20 punti dalla medaglia e a meno di 4 punti dall’Australia sesta, che però ha sbagliato completamente un tuffo. Tra le prime sei coppie, solo due sono europee. La Coppa del Mondo di aprile assegnerà gli ultimi posti olimpici. Giappone, Cina, Messico e Canada già qualificate per la finale a Tokyo 2020. Per gli ultimi quattro posti bisognerà lottare con Russia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Australia e battere almeno una di queste nazioni. Sarà dura, ma non impossibile per l’Italia. Resta una domanda e la risposta arriverà solo a gennaio 2020: saranno Bertocchi-Pellacani o Cagnotto-Dallapé a sfidare il resto del mondo per un posto al sole in Giappone?
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Foto: LaPresse