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Tuffi, Mondiali 2019: Tocci e Bertocchi da 1 metro per difendere i bronzi di Budapest. L’impresa è possibile senza Laugher e Keeney

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Ci siamo, finalmente. Dopo l’adattamento al fuso orario, dopo aver assimilato il jet-lag al meglio in cinque giorni, dopo aver testato in allenamento il Nambu University Municipal Aquatics Centre, è tempo per i tuffatori azzurri di fare sul serio nella 18esima edizione dei Campionati Mondiali delle discipline acquatiche. La prima giornata prevede subito l’ingresso in scena di nomi pesanti in campo italiano, quali Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia a livello maschile ed Elena Bertocchi tra le ragazze. Tutti impegnati nei preliminari dal trampolino 1 metro: alle 4.00 ora italiana i primi, dalle 8.30 la seconda. Tocci e Bertocchi difendono i due bronzi strepitosi vinti a Budapest, prime medaglie iridate della carriera. Ovviamente la domanda sorge spontanea: l’impresa è ripetibile in quella che continua a rimanere specialità non olimpica (purtroppo)?

UOMINI

Detto che fondamentale sarà intanto qualificarsi alla finale e gli scogli da superare sono due, tra preliminari “fiume” con oltre 50 atleti per gara (e quindi circa quattro ore circa, poco meno) e le semifinali, rispondiamo senza patemi: sì, è possibile. Anche per assenze pesanti. Ma andiamo con ordine. Il favorito numero uno a livello maschile resta il campione uscente, Peng Jiangfeng, mentre non è presente l’argento di Budapest 2017, He Chao. Jack Laugher, oro europeo in carica, preferisce concentrarsi sulle gare olimpiche e la sua assenza in questa prova apre scenari importanti, anche se non è mai stata la sua gara preferita. Morale, Giovanni Tocci dovrà intanto guadagnarsi il biglietto per l’ultimo atto e poi guardarsi soprattutto dal citato Peng, dall’altro cinese Wang (18 anni), e poi dai soliti noti: Hixon (bronzo 2015), Heatly, Kolody, Hausding, tutti medagliati a livello europeo, il tedesco (ormai avviato a fine carriera) anche d’oro a Berlino 2014. Possibili outsider messicani, australiani e coreani, ma nessuno, tranne forse Jiangfeng, è imbattibile. E non ci saranno canadesi in gara, nemmeno a livello femminile, né tantomeno il russo Kuznetsov, un oro e due argenti agli Europei. Va detto che Tocci (su cui resta l’incognita relativa alla condizione, mai splendente in stagione) e Marsaglia, almeno nei preliminari, concedono qualcosa in termini di coefficienti agli atleti migliori (circa un punto, nemmeno poco), ma questo è un discorso che andrà affrontato eventualmente nel dettaglio una volta giunti all’ultimo atto. Previsto domenica 14 luglio, alle 8.30, con 12 atleti al via. In caso di ingresso in finale per Giovanni e Lorenzo, sognare sarà lecito.

DONNE

Le ragazze in gara saranno invece 43, un numero notevole per la gara da 1 metro. Il primo pensiero che viene in mente è legato alla squadra cinese, a digiuno di ori nella specialità da Barcellona 2013. Le giovani Chan Yani e Chen Yiwen, 38 anni in due, dovranno dimostrare di essere all’altezza della varie He Zi, Wu Minxia, Shi Tingmao, che non gareggia in questa gara. La situazione è fluida, cioè aperta: la campionessa uscente, l’australiana Maddison Keeney, sarebbe assolutamente in grado, dopo un lustro, di gestire i suoi super coefficienti e quindi resterebbe la favorita numero 1. Si badi bene che nessuno finora è mai riuscito a bissare il titolo consecutivamente: ce l’hanno solo fatta Lasko (Russia), Hartley (Can) e la citata He Zi (Cina), ma in manifestazioni lontane tra loro. Nel 2015 a Kazan si impose Tania Cagnotto, primo oro mondiale per l’Italia dai tempi di Klaus Dibiasi. Peccato che… Keeney non sarà in gara, così come l’argento uscente Nadezda Bazina. Spazio, in casa Australia, a Qin e Sheehan, mentre per la Russia saranno della partita Ilinykh, tra le papabili per il podio anche se talento spesso inespresso, e la 22enne Maria Poliakova, campionessa europea a Glasgow 2018 e tra le grandi favorite della gara. Finale prevista sabato alle 8.30 italiane. Se Elena ha recuperato in fretta dai vari acciacchi, tra schiena e tallone, allora ogni sarà possibile per lei. La milanese è una dura, ‘tosta’, tipa da gara insomma. Ci aspettiamo una reazione di carattere alle avversità affrontate quest’anno e non per colpe specifiche, naturalmente. Va detto che la vigilia di Budapest 2017 era stata più serena per l’allieva di Dario Scola e lì una medaglia era davvero nell’aria, come poi fu, in effetti.

CT AZZURRO

Ecco le parole di Oscar Bertone, ct azzurro, alla vigilia del Mondiale, tramite il sito ufficiale FIN: “Iniziamo con gare da un metro dove abbiamo conquistato due medaglie di bronzo due anni fa con Tocci e Bertocchi e anche per loro non sarà facile entrare in finale. Anche la coppia sincro Bertocchi-Pellacani, campione d’Europa a Edimburgo, è attesa da un preliminare lungo e faticoso con 24 coppie al via per 12 posti in finale. Stanno abbastanza bene; non hanno saltato moltissimo insieme perché Elena ha avuto dei problemi prima alla schiena che l’hanno costretta a fermarsi due settimane e poi a un tallone, avendo sbattuto sul trampolino durante l’esecuzione di un tuffo, per cui si può dire che abbiano lavorato più che altro qui. Dal trampolino da un metro sarà la prima a entrare in gara, senza Chiara, che viene dai campionati Europei giovanili; ha saltato tantissimo durante l’anno e abbiamo preferito farla riposare un po’. Il mondiale è lungo per lei e vedremo come gestirla al meglio nel corso della competizione. Per adesso è stata cancellata dal trampolino da un metro. Le coppie miste sono le solite: Verzotto-Bertocchi dai tre metri e Verzotto-Batki dalla piattaforma. Entrambe con delle buone chances”. Il team event lo fanno i più giovani del gruppo Riccardo Giovannini e Chiara Pelllacani: romani, 16 anni compiuti lui, 17 da compiere il 12 settembre lei.

IL PROGRAMMA DELLA PRIMA GIORNATA (VENERDI’ 12 LUGLIO)

Venerdì 12 luglio
04.00 Preliminari trampolino 1m uomini
08.30 Preliminari trampolino 1m donne

 

GLI ITALIANI IMPEGNATI NELLA PRIMA GIORNATA (VENERDI’ 12 LUGLIO)

Preliminari 1m Uomini: Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia
Preliminari 1m Donne: Elena Bertocchi

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Foto: Dario Scola

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