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Tuffi, Mondiali 2019: una grandiosa Noemi Batki vola in finale dalla piattaforma e si qualifica per le Olimpiadi di Tokyo 2020

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Un preliminare sontuoso, una semifinale iniziata in salita per poi “esplodere” letteralmente dalla terza rotazione in avanti, come visto tante volte in passato, anche quando l’atleta in questione vinse il titolo Europeo, nel 2011, a Torino. Straordinaria Noemi Batki, che a 31 anni ottiene un piazzamento da ricordare nella semifinale mondiale dalla piattaforma dieci metri (quinta e prima del Vecchi Continente!), ma soprattutto vola all’ultimo atto (che sarà domani, mercoledì 17 luglio, alle 13.45 italiane) e si qualifica per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020.

SEMIFINALE

Obiettivo raggiunto per la triestina nata a Budapest (arrivata in Italia a 3 anni) e non era scontato, non tanto per la classe di Noemi (8a ai Giochi di Londra 2012, con il punteggio record di 350,05, era terza a metà gara), ben nota, ma per la qualità della concorrenza. E la semifinale è stata un po’ in salita, pur con un crescendo rossiniano: 63.00 punti (media del “7”), sul triplo e mezzo avanti carpiato, undicesima, per iniziare; poi mezzo errore, sul doppio e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo, eseguito da 5.5 (54,40): a quel punto lì, con le avversarie che saltavano leggermente meglio rispetto ai preliminari e lei decisamente peggio, si ritrovava 14esima a 5 punti dalla posizione di qualificazione in finale (12° posto). Un film però già visto tante volte: dalla terza serie in poi è arrivata la svolta: quasi 70 punti nel tuffo con avvitamento e partenza dalla verticale (e risalita in nona posizione), poi media dell'”8″ sul triplo e mezzo ritornato raggruppato (6a in classifica) e gran finale con il doppio e mezzo rovesciato, che ha solo 2.8 di coefficiente, ma se eseguito bene può regalare soddisfazioni: quasi 70 punti, e grandioso quinto posto finale a quota 238.60! Batki è la migliore delle europee, e nettamente, in una semifinale stellare. Davanti solamente le due cinesi Chen e Lu, e poi le due canadesi, la sorpresa McKay dopo i disastri del synchro, e la “classica” Benfeito, bronzo a Rio. Idealmente la medaglia è distante 28 punti, ma per Noemi (che purtroppo non ha un programma con i coefficienti delle prime, appunto per quel tuffo da 2.8) ora il più è fatto. Qualificate per la Finale anche Wu, Toulson (oro europeo 2017), Schnell, Pamg (non in forma, bronzo a Londra 2012), Arai, l’oro continentale in carica Van Duijn e l’altra americana Magana. Fuori Orzco, Messico, e le due tedesche, tra cui Maria Kurjo, quattro volte bronzo agli Europei.

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Foto: Scola

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