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Volley femminile, Nations League 2019. Brasile e USA per riprendersi il mondo

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Brasile e Usa provano a riprendersi il mondo dopo il black out della rassegna iridata di ottobre in Giappone. La Nations League ha fatto riprendere quota alle due Nazionali che erano uscite con le ossa rotte da Giappone 2018, entrambe lontane dal podio, quinte le statunitensi, addirittura eliminate dall’ultima fase le brasiliane. Ora si giocano la finale della prima grande manifestazione del 2019, l’unica di respiro mondiale in questa stagione e si preannuncia una sfida molto equilibrata ed incerta.

I precedenti parlano chiaro sulla impossibilità di fare pronostici credibili: vittoria del Brasile a Lincoln, negli Usa, 3-1 nella fase di qualificazione a giugno e successo delle statunitensi tre giorni fa nella gara che assegnava il primo posto nel girone della Final Six: insomma, può succedere di tutto tra due squadre che hanno un tasso di classe e potenzialità fisiche molto elevate. In effetti quando scenderanno in campo oggi alle 13.30 e guarderanno dall’altra parte della rete, sia Brasile che USA saranno piuttosto stupite di non vedere l’Italia che, a detta di tutti, era la grande favorita per la vittoria finale nella Nations League ma si è presentata non in buone condizioni a Nanjing ed è già tornata a casa a preparare il preolimpico.

in Cina se la giocano le due formazioni che si sono contese, in due finali indimenticabili, sia il titolo olimpico di Pechino 2008 che quello di Londra 2012 con il doppio trionfo carioca e la maledizione a cinque cerchi per la Nazionale a stelle e strisce che continua. Da una parte il Brasile di Ze Roberto che ha in Macris il cervello pensante in regia, in Lorenne l’opposta che ieri in semifinale si è fatta valere prendendo il posto di una spenta Paula, in Mara e Ana Beatriz le due centrali e in Natalia e Gabi le schiacciatrici con Leia libero. Muro e servizio i punti di forza della squadra verde-oro.

Dall’altra parte Karch Kiraly sta plasmando una formazione molto ben organizzata, forse con giocatrici meno appariscenti rispetto al passato ma sicuramente più concrete ed efficaci. Le statunitensi dovrebbero scendere in campo con Carlini in cabina di regia, Drews opposta, le centrali Washington e Ogbogu, conoscenze del pubblico italiano, le bande Robinson e Bartsch, campionessa d’Europa con Novara e giocatrice di equilibrio del team a stelle e strisce ma anche terminale offensivo implacabile in questa Nations League, con Courtney libero. Squadre in campo alle 13.30.

 

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Foto FIVB

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