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Volley, Gianlorenzo Blengini: “Cambiano le formule ma il trasporto che dà l’idea di giocarsi la chance per disputare un’Olimpiade è immutato”

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Tra un mese la Nazionale italiana di volley si gioca già un pezzo della stagione, con il torneo che mette in palio il primo pass per le Olimpiadi, che gli azzurri andranno a giocarsi a Bari contro Serbia ed Australia. Il CT azzurro, Gianlorenzo Blengini, ha fatto il punto della situazione al “Corriere dello Sport“.

Il picco di forma arriverà nel momento clou: “Stiamo cercando di aumentare la velocità per arrivare alla massima il 9, il 10 e l’11 agosto. Ci sono atleti che hanno fatto la Nations League, qualcuno che ha riposato di più, qualcun altro che ha cominciato con un gruppo separato. Ci sono situazioni che vanno trattate individualmente ed altre di squadra: l’obiettivo è trovare la chimica migliore“.

Anche un tecnico deve mettersi alla prova: “Una delle qualità che deve avere un ct è essere duttile. All’interno di un programma vario e ricco di appuntamenti come quello che ci aspetta si deve cercare e trovare la giusta collocazione, non solo in termini d’importanza, valutando tutte le situazioni. Per fare questo occorre mettere il paletto su quale è il momento che conta e poi costruire attorno il modo con cui utilizzare i singoli giocatori“.

La rotazione degli uomini nella scorsa stagione è stata fondamentale: “Questo è uno dei meccanismi che volevamo attivare, contenendo il numero delle partite. Giocare sempre e con troppa continuità, in campionato, nelle coppe, in Nazionale rischia di far diventare le partite una routine. Alla parte tecnica e quella fisica occorre abbinare la mentalità e le motivazioni. Stare senza giocare le partite genera la voglia di farlo al meglio possibile“.

Si riparte dall’argento di Rio 2016: “Un’emozione grande, un ricordo indelebile. Siamo arrivati sino all’ultimo set dell’ultima partita con la situazione ancora in bilico. Cambiano le formule, ma l’aspettativa, il trasporto che dà l’idea di giocarsi la chance per disputare un’Olimpiade è immutato. I Giochi sono i Giochi: nella testa e nel cuore di chi fa sport“.

 

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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