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Ciclismo
Vuelta a España 2019, Fabio Aru ci sarà. Risposte positive al Tour per il Cavaliere dei Quattro Mori: in Spagna per tornare a volare
Manca poco meno di un mese alla partenza della Vuelta a España 2019, il terzo ed ultimo appuntamento della stagione ciclistica internazionale con le grandi corse a tappe dopo Giro d’Italia e Tour de France. Il percorso particolarmente impegnativo e il livello decisamente elevato dei partecipanti promettono spettacolo, ma l’attenzione del pubblico italiano sarà rivolta soprattutto nei confronti di Fabio Aru. Il corridore sardo, già vincitore sulle strade spagnole nel 2015, ha appena concluso una Grande Boucle in continua crescita centrando anche una quattordicesima posizione nella classifica generale difficile da pronosticare alla vigilia e punterà a migliorare ulteriormente la propria condizione per tornare davvero competitivo. Dopo l’operazione all’arteria iliaca della gamba sinistra, il Cavaliere dei Quattro Mori è stato protagonista di una riabilitazione rapidissima e sembra essersi lasciato alle spalle un’ultima stagione estremamente deludente e costellata da problemi fisici. Tornare sui livelli del passato non sarà semplice, ma fiducia ed entusiasmo possono sicuramente tornare ad accompagnare il corridore dalla UAE.
Nel Tour de France appena concluso, il 29enne sardo ha sempre tenuto duro nelle tappe di montagna perdendo contatto dai migliori ma tagliando il traguardo con un distacco relativamente contenuto, con lo scopo preciso di mettersi alla prova e di testare la propria condizione. Dopo una prima settimana all’insegna della sfortuna, sui Pirenei sono arrivati segnali decisamente incoraggianti, confermati anche a cronometro e nelle tappe alpine, dove Aru ha cercato anche la fuga da lontano senza successo. Il bilancio complessivo è senza alcun dubbio positivo, specialmente considerata la preparazione praticamente inesistente affrontata prima della partenza. Il mirino del Cavaliere dei Quattro Mori si sposterà necessariamente sulla Vuelta, anche se competere per la classifica generale non sarà semplice considerato il percorso estremamente impegnativo e la concorrenza agguerrita. Di fronte a corridori come Miguel Angel Lopez (Astana), Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Richard Carapaz (Movistar), il sardo dovrebbe necessariamente pagare qualcosa, ma un piazzamento nella top5 sarebbe già un risultato soddisfacente. L’obiettivo principale potrebbe essere anche quello di tornare al successo con una vittoria di tappa, evento che non si verifica dal Tour 2017 con la straordinaria impresa alla Planche des Belles Filles, un digiuno da interrompere il prima possibile.
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: Valerio Origo