Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Ciclismo
Vuelta a España 2019, quali italiani potranno fare classifica? Fabio Aru sogna la rinascita, attenzione a Domenico Pozzovivo
Dopo il podio di Vincenzo Nibali al Giro d’Italia e un Tour de France avaro di soddisfazioni in ottica classifica generale per il ciclismo italiano, le aspettative sono già proiettate verso la Vuelta a España 2019, terzo ed ultimo grande appuntamento del calendario internazionale riguardo alle grandi corse a tappe. Le aspettative saranno maggiori considerate anche le numerose assenze, ma per gli azzurri al via non sarà comunque semplice recitare un ruolo da protagonisti sulle strade iberiche.
La grande speranza porta il nome di Fabio Aru. Il corridore sardo ha disputato un Tour de France in continua crescita e ha chiuso in quattordicesima posizione nella classifica generale, un risultato davvero sorprendente considerando le premesse. Dopo l’operazione all’arteria femorale effettuata ad inizio aprile, il Cavaliere dei Quattro Mori sembra aver ritrovato la fiducia e la convinzione delle stagioni migliori: la Vuelta sarà il primo vero banco di prova per capire se anche la condizione è tornata ai livelli del passato. Il capitano della UAE Emirates potrà contare anche su un percorso ricco di salite e soprattutto privo di lunghe cronometro, da sempre il punto debole del repertorio del sardo. La curiosità è sicuramente tanta, ma è importante non presentarsi al via con troppe pressioni: un piazzamento nella top5 e magari un successo di tappa potrebbe già considerarsi un bottino di assoluto valore, soprattutto pensando al pieno recupero nella prossima stagione.
Decisamente intrigante anche la presenza di Domenico Pozzovivo a cui dovrebbe spettare il ruolo di capitano all’interno della Bahrain Merida, anche se l’atmosfera nella formazione saudita non sarà certo delle migliori considerato quanto successo alla Grande Boucle. Il corridore lucano ha svolto egregiamente il ruolo di gregario a Nibali al Giro d’Italia e potrebbe finalmente trovare un po’ di spazio per esprimere le proprie qualità di scalatore. Dopo il sesto posto del 2013 alla Vuelta e sei top10 in carriera al Giro, il 36enne di Policoro ha ormai acquistato l’esperienza necessaria per puntare al primo podio in carriera in un grande giro. Anche per lui il percorso decisamente impegnativo può essere un vantaggio, ma la principale incognita riguarda il supporto da parte della squadra. Sognare in grande non costa nulla e il piccolo lucano ha tutte le carte in regola per conquistare un grande risultato.
[embedit snippet=”adsense-articolo”]
roberto.pozzi@oasport.it
Foto: Valerio Origo
Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online