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Arrampicata Sportiva

Arrampicata sportiva, Ludovico Fossali: l’uomo della storia, primo a qualificarsi alle Olimpiadi. Chi è il ragazzo della provvidenza?

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Ludovico Fossali, l’uomo che ha portato l’Italia dell’arrampicata sportiva alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Questo sport farà il proprio debutto a cinque cerchi tra meno di un anno, una prima volta assoluta per la disciplina su parete che ha conquistato la massima ribalta sportiva e oggi il nostro portacolori è entrato nella storia: primo italiano a qualificarsi ai Giochi grazie a uno spettacolare turno eliminatorio nella combinata dei Mondiali. Proprio la combinata sarà il format che si utilizzerà nel Sol Levante per assegnare le medaglie, un mix delle tre storiche specialità (speed, lead, boulder) che ha rivoluzionato l’arrampicata e che ha costretto tutti gli atleti a cimentarsi nelle varie difficoltà per poter inseguire il sogno a cinque cerchi.

Ludovico Fossali ha portato l’Italia in una nuova dimensione, fino a pochi giorni fa era difficile pensare a questo risultato poi tutto è cambiato nel breve volgere di qualche ora: sabato si è laureato Campione del Mondo nello speed (la velocità, la prova prediletta) e oggi ha raggiunto il massimo risultato auspicabile. A Tokyo potranno partecipare soltanto 20 atleti e dunque sognare una medaglia non è impossibile per un atleta giovane, di spessore, molto dotato tecnicamente e soprattutto in grandissima crescita. Il 22enne di Vignola (piccolo paese in provincia di Modena) non è certamente uno sconosciuto, nelle ultime stagioni ha conquistato risultati di assoluto rilievo sempre nella disciplina più rapida: in Coppa del Mondo aveva vinto a Edimburgo nel 2017, poi era stato secondo a Wujiang nel 2018 e terzo sempre nella località cinese tre mesi fa.

Questa qualificazione è giunta quasi in maniera inattesa perché l’emiliano, attualmente quinto nel ranking mondiale di speed e nono nella classifica di Coppa del Mondo, non è ancora così forte tra lead e boulder visto che si è avvicinato a questa tipologia di fatica soltanto da un paio di stagioni dopo aver appreso la modalità di gara delle Olimpiadi. I margini di miglioramento sul tecnico sono ampissimi per un grande lavoratore, un atleta talentuoso che può puntare davvero molto in alto e che si presenterà alle Olimpiadi 2020, proprio sulla stessa parete che lo ha visto grande protagonista in questi giorni ai Mondiali, con delle ambizioni interessanti: non sarà il favorito per la conquista della medaglia ma in un lotto ristretto di 20 partecipanti potrà davvero dire la sua recitando il ruolo di outsider che gli riesce davvero molto bene. Bisogna precisare che il pass conquistato non è nominale dunque il Commissario Tecnico potrebbe decidere di convocare un altro azzurro per le Olimpiadi: sarebbe proprio un’ingiustizia.

 

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Foto: Federclimb

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