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Atletica, Coppa Europa 2019, 11 agosto. Con la salvezza in tasca, l’Italia può coltivare il sogno podio

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E’ vero, un po’ tutti erano stati troppo prudenti alla vigilia e la giornata di ieri ha confermato tutto ciò. La salvezza non poteva e non doveva essere l’unico obiettivo della squadra azzurra che ha risposto con i fatti agli scettici della vigilia, figli soprattutto delle tante delusioni a cui aveva abituato la Nazionale italiana nel passato recente nelle grandi manifestazioni internazionali. In Coppa Europa, però, gli azzurri difficilmente tradiscono e finora è stato così.

Nella giornata conclusiva dell’evento di Bydgoszcz c’è da difendere un terzo posto fantastico, conquistato a suon di risultati da una squadra compatta come non mai che può contare sulla punta delle dita di una mano le prestazioni al di sotto delle aspettative fino a questo momento. Sulla carta le gare in programma nella terza e ultima giornata sono sicuramente meno favorevoli all’Italia rispetto a quelle di ieri ma le sorprese in questa Coppa Europa (spesso in positivo per gli azzurri) sono all’ordine del giorno e dunque si può ancora sperare, nella massima tranquillità.

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La giornata si aprirà con il salto con l’asta maschile e a rappresentare l’Italia sarà Claudio Stecchi, grande protagonista della stagione al coperto nella quale è salito fino a 5.80. La concorrenza sarà stellare con il polacco Piotr Lisek e il francese Renaud Lavillenie a rappresentare gli uomini da seguire con maggiore attenzione. A proposito di ritorni c’è quello di Fabrizio Schembri nel triplo: grande attesa per lui nella speranza di rivederlo in forma in una gara terribile dove ci sono uomini del calibro del tedesco Max Hess, del finlandese Simo Lipsanen e del francese Benjamin Compaoré.

Alessia Trost proverà ad invertire la tendenza di una stagione fin qui avara di soddisfazioni nell’alto al cospetto di atlete d’esperienza come l’ucraina Yuliya Levchenko, la britannica Morgan Lake, la svedese Erika Kinsey e la polacca Kamila Licwinko. Buone possibilità nelle prove veloci ad ostacoli per la squadra azzurra, che sarà rappresentata da Fofana nei 110 ostacoli e da Luminosa Bogliolo nei 100 ostacoli che possono essere alla sua portata.

Sara Fantini è iscritta con la quinta misura nel martello donne, subito alle spalle della francese Alexandra Tavernier e della polacca Joanna Fiodorow, le uniche in stagione ad avere superato 74.00, mentre gli azzurri giocheranno in difesa negli 800 con il giovane Simone Barontini che sarà impegnato al cospetto di atleti di grandissima esperienza e di assoluto valore come il polacco Adam Kszczot ed il britannico Jamie Webb. Nei 1500 donne Marta Zenoni cercherà di bissare il grande risultato di ieri sui 3000 (seconda) anche se la stanchezza si potrebbe far sentire.

Il favorito dei 3000 siepi sarà lo spagnolo Fernando Carro, medaglia d’argento agli ultimi Europei, ma Ahmed Abdelwahed potrebbe provare ad avvicinare il podio correndo sui tempi del proprio personale considerato il livello non straordinario degli avversari. Chiara Rosa, invece, cercherà di far valere la sua esperienza in una specialità che da almeno tre lustri non produce atlete competitive a livello internazionale.

L’Italia nutre buone speranze da podio sui 200 con Gloria Hooper a cui si chiede forse troppo se si parla di primi tre posti in campo femminile, dove si dividono il favore del pronostico la britannica Jodie Williams e la svizzera Mujinga Kambundji. Miglior tempo di ingresso per Fausto Desalu, 20.26 stagionale e al 20.13 dello scorso anno. Avversari di assoluto valore saranno il francese Mouhamadou Fall, il britannico Richard Kilty (campione del mondo indoor sui 60m) e il ceco Pavel Maslak.

Tania Vicenzino sarà protagonista del lungo: rientrata in gara dopo uno stiramento ai flessori in occasione degli Assoluti e iscritta con la seconda miglior misura grazie al 6.68 indoor. La friulana cercherà di tornare sui livelli della stagione al coperto, ma difficilmente potrà impensierire la tedesca Malaika Mihambo. Finale sulla carta complicato per gli azzurri nei 5000 piani. Livello non particolarmente elevato al femminile, con Francesca Tommasi reduce dal personale di 15.44.90 agli Europei U23. Nel disco maschile Giovanni Faloci proverà a migliorarsi ulteriormente dopo il personale di 65.30 fatto segnare a Latina, ma la lotta per il successo dovrebbe essere una questione tra lo svedese Daniel Stahl, argento europeo e mondiale, e il polacco Piotr Malachowski e infine, prima delle staffette 4×400 dove l’Italia nutre qualche speranza di piazzarsi nelle prime posizioni della graduatoria, l’ultima gara individuale con Yeman Crippa a caccia del bis nei 3000 piani.

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Foto: Fidal

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