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Atletica, José María Odriozola: “La sudafricana Caster Semenya biologicamente è un uomo”

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José María Odriozola, professore di biochimica e membro del consiglio di amministrazione della IAAF ha rilasciato al portale iberico Marca una lunga intervista nella quale parla del caso riguardante la sudafricana Caster Semenya, affermando come l’atleta sia “biologicamente un uomo“, e che questo le consenta di avere un gran vantaggio rispetto alle rivali.

Così il professore: “Dice che la IAAF è contro di lei, ma le regole sono per tutti. Il suo caso viene dalla Coppa del Mondo a Berlino 2009. Ha cromosomi XY, come il uomini, e poi una serie di controlli ormonali interni che lo rendono iperandrogenica. Non entriamo nella sua denominazione di donna, ma è biologicamente un uomo, con caratteristiche, per certi aspetti, non totalmente anatomiche che definiscono l’uomo, ma ha un vantaggio enorme, ecco perché ci sono gare di uomini e donne“.

Il docente spiega i motivi delle sue affermazioni: “Dalla pubertà ragazzi e ragazze differiscono in base ai livelli di testosterone che il loro corpo secerne. diventano persone più forti, all’interno della campana gaussiana, alcune più di altre, e i livelli massimi di testosterone che di solito si vedono nelle donne sono poco più di due nanomoli per litro di sangue“.

I limiti però sono molto più alti: “La IAAF ha messo il limite a cinque, più del doppio. Semenya ha più testosterone rispetto alla maggior parte degli uomini e questo dà a lei e a tutti gli altri che hanno quelle caratteristiche un vantaggio indiscutibile. Il podio degli 800 alle Olimpiadi di Rio era composto da tre iperandrogeniche e abbiamo dovuto vedere le altre finalisti quasi piangere sul traguardo perché hanno visto che era impossibile combattere contro di loro“.

 

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: CP DC Press / Shutterstock.com

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