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Basket, Mondiali 2019: i convocati dell’Italia ai raggi X. Quasi tutti esordienti, la stella è Danilo Gallinari

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Meo Sacchetti ha diramato la lista ufficiale dei dodici convocati azzurri per il Mondiale 2019, che si aprirà sabato con la sfida alle Filippine. L’Italia torna a giocare in una rassegna iridata tredici anni dopo l’ultima volta e dunque i dodici scelti dal CT italiano sono quasi tutti esordienti in un Mondiale, visto che il solo Marco Belinelli ha già giocato questa competizione (era in campo nel 2006). Sarà, dunque, una prima volta assoluta per una generazione da sempre considerata quella d’oro per il basket italiano, ma che non è mai riuscita a raccogliere quello che si sperava.

La stella è senza dubbio Danilo Gallinari. Sarà un Mondiale importantissimo per il neo giocatore degli Oklahoma City Thunder, che ha un conto aperto con la maglia azzurra. Gli unici ricordi positivi del Gallo sono rivolti agli Europei del 2015 e a quel magico supplementare con la Germania, con la cavalcata azzurra che si è poi fermata in maniera dolorosa contro la Lituania nei quarti. Successivamente sono arrivate solo delusioni con la sconfitta nel Preolimpico contro la Croazia (Danilo uscito per falli) e la rinuncia poi agli Europei del 2017 per l’infortunio alla mano nell’amichevole estiva contro l’Olanda.

Gallinari è il punto di riferimento in attacco della Nazionale. Già dai primi giorni di raduno, Sacchetti ha parlato molto anche della sua posizione in campo che potrebbe anche agire da centro vista la quasi totale assenza di lunghi nel roster italiano. Sicuramente dal rendimento di Danilo dipenderà tanto del futuro della squadra azzurra.

Un’Italia che si aggrappa soprattutto ad un terzetto. Oltre a Gallinari, ci sono ovviamente Marco Belinelli e Luigi Datome. Il primo è tornato la scorsa stagione ai San Antonio Spurs ed è reduce da una buona stagione con la formazione di Popovich. Sarà la guardia titolare dell’Italia ed il tiratore pronto a bruciare la retina dall’arco. Dall’altra parte c’è un Gigi Datome, capitano azzurro, che dovrà convivere con i postumi dall’operazione del ginocchio dopo una stagione logorante con il Fenerbahce.

L’unico svincolato di tutta la Nazionale è Alessandro Gentile. L’ex Olimpia è ancora alla ricerca di una squadra, anche se sembra molto vicino al ritorno alla Virtus Bologna. Stagioni travagliate per Gentile, che si è comunque ritrovato nel campionato spagnolo con la maglia dell’Estudiantes, garantendosi in questo modo la convocazione in maglia azzurra per i Mondiali.

Daniel Hackett arriva in Nazionale dopo una stagione trionfale con il CSKA Mosca, squadra che si è laureata Campione d’Europa. Sarà lui il play titolare e Sacchetti gli affiderà le chiavi della regia del gioco azzurro. Nello stesso ruolo il CT ha scelto Luca Vitali ed Ariel Filloy: il primo è reduce da una buona stagione personale in quel di Brescia, mentre il secondo ha quasi portato in semifinale playoff la Sidigas Avellino (si è arresa per 3-2 a Milano).

Il grande punto di domanda dell’Italia è il reparto lunghi. I centri titolari saranno Paul Biligha, neo acquisto dell’Olimpia Milano, e soprattutto Amedeo Tessitori, reduce da una stagione in Serie A2 con la De Longhi Treviso, che ha festeggiato il ritorno nella massima serie. Sicuramente una grande sorpresa per il 24enne di Pisa, che difficilmente pensava ad inizio anno di essere tra i dodici azzurri per il Mondiale.

C’è anche un naturalizzato in questa Nazionale ed è Jeff Brooks. L’ala dell’Olimpia Milano è diventato italiano per matrimonio e fin dal primo momento dell’arrivo del suo passaporto, Sacchetti lo ha subito portato in Nazionale. Sarà un giocatore importantissimo per questa Italia, soprattutto in chiave difensiva dove dovrà contenere i giocatori più alti e fisici delle squadre avversarie.

Nel reparto piccoli tra i convocati ci sono anche Awudu Abass ed Amedeo Della Valle. Grande stagione per il primo in maglia Brescia dove è stato uno dei migliori italiani del campionato, mentre il secondo cerca il riscatto in azzurro dopo un anno travagliato con l’Olimpia Milano, dove ha trovato poco spazio.

 

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Credit: Ciamillo

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