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Basket, Mondiali 2019: Italia, ottimo inizio! Impatto positivo da parte di tutti, verso l’Angola con carica positiva
108-62: questo è il risultato con cui l’Italia conclude vittoriosamente il primo impegno ai Mondiali di Cina 2019, contro le Filippine. Una partita che ha spazzato via, almeno per certa misura, una buona parte dei problemi emersi in fase di preparazione, con le sei sconfitte di fila tra Atene, Shenyang e Anshan che avevano fatto temere il peggio.
In realtà, la gara odierna ha semplicemente confermato che il trend azzurro in corso era quello delle sfide a Serbia e Francia, e il rovescio con la Nuova Zelanda era stato solo un caso. L’esordio iridato azzurro si è rivelato ben altra storia. Quando conta davvero, si accendono le stelle: Marco Belinelli segna e distribuisce, Danilo Gallinari diventa infuocato nel momento della fuga, Gigi Datome trova una giornata perfetta da 7/7 dal campo. Il trio sul quale la Nazionale basa una buona fetta delle sue fortune ha dimostrato di esserci, nonostante i guai del giocatore degli Oklahoma City Thunder (appendicite) e di quello del Fenerbahce (operazione dal recupero un po’ lungo). Le vere buone notizie, però, sono altre.
La prima è il modo in cui Amedeo Della Valle ha prima approcciato la partita e poi l’ha proseguita. Inizialmente con qualche difficoltà al tiro, il giocatore di Milano, proveniente da un’annata molto complicata, si è riuscito a ritagliare i suoi spazi di fiducia, cominciando a segnare con continuità e dando prova ancora una volta delle sue ottime capacità, spesso ingiustamente sottovalutate, tanto da tiratore quanto da uomo che comprende il gioco. I suoi 17 punti sono un segnale importante perché ritrovarlo davvero significherebbe avere un’opzione offensiva in più, cosa di cui la Nazionale ha un gran bisogno, nel caso dovessero esserci giornate storte di alcuni.
La seconda buona nuova riguarda invece l’impatto generalizzato degli uomini di coach Meo Sacchetti. Tutti hanno dato un contributo significativo alla prestazione della squadra: Luca Vitali con i suoi cinque assist, Jeff Brooks con la sua sostanza, Amedeo Tessitori con la sua voglia di dimostrare a tutti che è a Foshan per una ragione. Da non sottovalutare, infine, l’unione del gruppo azzurro, un fattore che nei giorni scorsi era già stato ampiamente dimostrato dalle parole degli ultimi due tagliati, Giampaolo Ricci e Brian Sacchetti.
Dopo le Filippine, il prossimo appuntamento è quello di lunedì mattina con l’Angola. Squadra diversa, con qualche chilo in meno sotto canestro (anche se in questo caso Blatche è stato gestito bene, al netto del fatto che quasi tutti i palloni dei Gilas arrivavano a lui, con le dovute conseguenze) e una guardia esperta e di talento, Carlos Morais, che condivide con due propri compagni e con Marco Belinelli il destino di superstite dei Mondiali 2006. Difficilmente le percentuali saranno quelle dei primi venti minuti della gara odierna, e in più la selezione africana, che nonostante la larga sconfitta non ha sfigurato, per diversi minuti, contro la Serbia, ha una componente fisica molto marcata. Il viatico sarà di quelli importanti: ci sono in palio sia il passaggio del girone che l’accesso automatico almeno a uno dei quattro tornei Preolimpici del 2020.
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federico.rossini@oasport.it
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Credit: Ciamillo