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Basket, Mondiali 2019: l’ultima occasione per la “Generazione Perduta”. Belinelli, Gallinari e Datome devono provare a lasciare il segno

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Quella che, una dozzina d’anni fa, era stato previsto che dovesse diventare la miglior Nazionale azzurra di sempre si è rivelata invece la più inconcludente di sempre e ai Mondiali di Cina che iniziano il 31 agosto avrà probabilmente la sua ultima occasione per ottenere un grande risultato.

Quando parliamo di questi ultimi dodici anni di Nazionale parliamo della cosidetta “Generazione Perduta”: giocatori dal talento enorme che hanno militato, o militano tuttora, in NBA, come Marco Belinelli, Gigi Datome e Danilo Gallinari, cui si deve aggiungere anche Andrea Bargnani, detto “Il Mago”, prima scelta assoluta del Draft 2006 a 21 anni non ancora compiuti da parte dei Toronto Raptors, che è volontariamente e completamente scomparso dalla luce dei riflettori da quando nel 2017 non rinnovò il contratto coi baschi del Saski Baskonia.

Dicevamo, grandi talenti che però non sono mai riusciti ad amalgamarsi insieme, e nemmeno la presenza di grandi tecnici come Simone Pianigiani ed Ettore Messina ha guarito questa lacuna nel corso degli anni. Se si tiene poi anche conto che le squadre NBA talvolta facevano pressione sui loro giocatori per continuare il periodo di pre-season nelle loro fila facendo loro rifiutare la chiamata in Nazionale, e che questi ragazzi sono stati anche colpiti da infortuni, in primis Gallinari, ecco che le possibilità di amalgamarli insieme si sono ulteriormente complicate.

Il fallimento forse più clamoroso è stata la sconfitta nel Torneo Preolimpico di casa di Torino del 2016 contro la Croazia che negò a questi ragazzi la partecipazione olimpica che manca da quello straordinario argento ad Atene 2004. Questi comunque i risultati della Nazionale nelle manifestazioni internazionali più importanti: ai Mondiali, manifestazione alla quale siamo in procinto di tornare a partecipare dopo tredici anni, nono posto nel 2006 (c’era in campo i solo Belinelli); agli Europei nono posto nel 2007 (Bargnani, Belinelli e Datome), diciassettesimo nel 2011 (Bargnani, Belinelli, Datome e Gallinari), ottavo nel 2013 (Belinelli e Datome), quinto nel 2015 (Bargnani, Belinelli, Datome e Gallinari) e nel 2017 (Belinelli e Datome).

Ai prossimi Mondiali, sotto la guida di Meo Sacchetti, saranno in campo, salvo sorprese, Belinelli, Datome e Gallinari. Le prime sette squadre in base alle quattro regioni FIBA (le migliori due europee, americane e asiatico-oceaniche e la miglior africana oltre al Giappone paese ospitante) si qualificheranno direttamente per Tokyo 2020, le altre migliori sedici squadre della manifestazione iridata non comprese in questa lista più altre due migliori formazioni per ognuna delle quattro regioni FIBA non comprese tra queste sedici parteciperanno a quattro Tornei Preolimpici le cui vincitrici accederanno ai Giochi giapponesi completando il totale di dodici squadre qualificate.

Certo, le sconfitte di Shenyang nel torneo pre-mondiale contro Serbia, Francia e Nuova Zelanda non lasciano molte speranze che l’Italia sia tra le due migliori europee in Cina, nel caso di mancata qualificazione diretta l’ultimo appiglio per Tokyo sarà il Torneo Preolimpico dell’anno prossimo.

 

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Credit: Ciamillo

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