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Basket
Basket, Torneo Acropolis 2019: Italia-Serbia 64-96, pesantissimo ko degli azzurri ad Atene, Belinelli il migliore azzurro
Dopo la sconfitta di ieri sera contro la Grecia di Giannis Antetokounmpo (83-63), la Nazionale italiana di basket è tornata in campo quest’oggi per il secondo incontro del Torneo dell’Acropolis ad Atene (Grecia). Secondo match e secondo ko pesante per la selezione di Meo Sacchetti, in un mattinata scossa dal taglio per i Mondiali di Pietro Aradori. In una sfida che sa di anticipo rispetto a quel che gli azzurri incontreranno in Cina, è arrivato un 96-64 che evidenzia le grosse criticità di un roster che risente delle assenze di Gigi Datome e di Danilo Gallinari e, allo stato attuale delle cose, anche della dovuta lucidità e aggressività in campo. Da segnalare di positivo, un buon Marco Belinelli (16 punti), mentre il migliore in casa serba è Nikola Jokic (20 punti). Domani ultimo incontro con la Turchia (ore 17.00 italiane).
LA CRONACA
PRIMO QUARTO – Vitali, Belinelli, Abass, Brooks e Biligha il quintetto base scelto da coach Sacchetti. La Serbia di Sasha Djordjevic risponde con Jovic, Simonovic, Bogdanovic, Bircevic e Milutinov. Assente Daniel Hackett, fermato da un virus intestinale, oltre a Gallinari, Datome e Melli. Defezioni di Teodosic, Kalinic, Milosavljevic per la formazione argento a Rio 2016. Si comincia a buon ritmo grazie a Vitali che va segno da tre e a Bogdanovic, devastante in penetrazione. C’è però poca precisione e gli errori al tiro sono diversi, con i serbi che mostrano la loro superiorità al rimbalzo. Simonovic fa volare a + 4 la compagine di Djordjevic ma Belinelli entra in partita e con 5 punti a segno porta avanti l’Italia 10-9. La Serbia fa entrare i grossi calibri: Marjanovic insieme a Jokic e Bjelica. Ci mette tanta intensità la compagine del Bel Paese e, complice anche qualche errore di troppo da parte di Jokic e compagni, chiude avanti il primo quarto 15-14, con Della Valle che concretizza ottimamente due tiri liberi per fallo di Guduric.
SECONDO QUARTO – Gentile scuote il ferro con una schiacciata imperiale, sfruttando la posizione in post all’inizio del secondo periodo. La Serbia però non ci sta e Jokic e Simonovic in transizione trovano il canestro, portando lo score sul 20-25. La squadra di Djordjevic vola sul 31-22 e le difficoltà in attacco dell’Italia sono evidenti: velocità di palla troppo limitata. Vitali trova la retina da tre punti e riporta il Bel Paese a -6 a 2’55” dal termine della frazione. Ci pensa poi Belinelli (10 punti nel primo tempo) ad accorciare le distanza a -5 con una giocate delle sue ma poco dopo è proprio il 33enne nativo di San Giovanni in Persiceto a commettere un fallo in attacco e a prendersi un tecnico. Conclusione: 45-32 per i serbi, con 11 punti di Jokic e un parziale di 31-17. In un primo tempo dove le percentuali di tiro non sono state eccezionali da una parte e dall’altra (11/33 per gli azzurri, 13/32 per la Serbia), gli 11 tiri liberi in più tentati dagli slavi sono il fattore discriminante.
TERZO QUARTO – Simonovic e Della Valle si scaldano con due triple e in casa Italia Biligha e Abass provano ad alzare il livello di intensità in difesa: azzurri a -11. Spegne però i bollenti spiriti della truppa di Sacchetti Bogdanovic: 6 punti pesanti per il giocatore dei Sacramento Kings, che valgono il massimo vantaggio serbo (+17) a 5’42”. Gli italiani litigano con il ferro e il gioco da tre punti di Marjanovic vale il + 20. Si accendono gli animi in campo: Jokic sbaglia due volte sotto canestro e si arrabbia con l’arbitro, tirando una manata a Ricci e trattenendolo a lungo chiedendo il fallo. L’arbitro non ravvisa alcuna irregolarità e nel ribaltamento di fronte Guduric concede due liberi a Gentile con un fallo antisportivo. La “Premiata ditta” Gentile-Abass riporta a -14 l’Italia, sfruttando il calo di concentrazione dei rivali. Jokic però si scatena e di prepotenza realizza sotto canestro, andando a segno anche con il libero supplementare. La Serbia torna a far male e il Bel Paese finisce sott’acqua con l’asso dei Denver Nuggets letale con una tripla. A chiosa del terzo periodo, Tessitori trova “dalla spazzatura” due punti ma il 69-49 non concede troppe speranze, considerando anche un Belinelli gravato da 4 falli.
ULTIMO QUARTO – Negli ultimi 10′ di partita entra in scena Bjelica: l’ala dei Sacramento Kings porta a +27 la compagine di Djordjevic. Il sipario è già calato da un pezzo e lo splendido gioco da tre punti di Belinelli è buono solo per le statistiche, valso il -22 (78-56 per i serbi). Jokic, da par suo, raggiunge quota 20 punti, con un altro gioco da tre punti ma l’orgoglio italiano è tutto nelle mani del “Beli” che, con una tripla, firma i suoi 16 punti (-24 a 5′ dalla conclusione). La Serbia, però, fa un po’ quello che vuole e arriva lo sconfortante +30 con Marjanović che, con irrisoria facilità, si fa spazio e trovare il canestro. Match che termina su uno sconfortante 96-64 e per la squadra di Sacchetti c’è da tanto da fare.
TABELLINO
Italia: Belinelli 16, Gentile 11, Abass e Della Valle 9.
Serbia: Jokic 20, Bogdanovic 15, Marjanovic, Guduric e Bjelica 13
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: M.Ceretti / Ciamillo-Castoria