Ciclismo
Ciclismo, Davide Ballerini: “Io alla Deceuninck, ho realizzato un sogno. Devo meritarmi la convocazione per i Mondiali”
Ognuno di noi cresce con un sogno nel cassetto. Uno sportivo, poi, vive seguendo le imprese, le gesta del proprio idolo, del propri campioni, cresce con l’ambizione di poter far parte, un giorno, della propria squadra preferita. Non accade molto spesso, bisogna anche meritarselo, com’è successo a Davide Ballerini, prossimo al passaggio nel 2020 con la formazione numero uno al mondo, la corazzata belga della Deceuninck-Quick Step. La squadra giusta per un ragazzo come Davide, uno dei giovani italiani più promettenti per le Classiche; e possiamo dire, senza ombra di dubbio, che il team di Patrick Lefevere non ha paragoni in fatto di qualità, tattica, esperienza per quanto riguarda questo tipo di corse.
Il ventiquattrenne canturino, recente vincitore dei Giochi Europei di Minsk, passato professionista nel 2017 con l’Androni-Sidermec e attualmente atleta dell’Astana, è più che mai pronto a mettersi alla prova al fianco dei fenomeni della Deceuninck-Quick Step per imparare tutte le tecniche del mestiere nell’affrontare al meglio, passo dopo passo, le Classiche, le corse che tanto ama e che si prestano perfettamente alle caratteristiche del lombardo. Ma prima dell’approdo in Belgio, Davide ha ancora diversi appuntamenti e ambizioni per l’ultima parte di questo 2019, uno su tutti l’imminente Europeo su strada di Alkmaar (Olanda) in programma domenica 11 agosto. L’obiettivo successivo? Dare il massimo nelle gare di fine agosto e settembre per meritarsi la convocazione per il Campionato del Mondo nello Yorkshire di fine settembre, e che presenta un percorso molto interessante per le caratteristiche del giovane Ballerini, una delle speranze più belle e concrete del futuro del ciclismo italiano.
Partiamo dal tuo approdo nella Deceuninck-Quick Step, la squadra giusta per un ragazzo come te che privilegia le Classiche. Com’è nato questo passaggio nella formazione belga?
“Ho sempre avuto un certo interesse nei confronti della Deceuninck-Quick Step. È sempre stato il mio sogno, sin da quando ero piccolo; e da quando ho incominciato a correre è diventato uno dei miei chiodi fissi. Quando mi hanno cercato non ci ho pensato due volte. Posso dire che comunque in Astana mi trovo benissimo, anzi, da una parte mi dispiace lasciare questa squadra perchè ho trovato un grande gruppo. Va detto che la Deceuninck è molto più adatta per le Classiche. L’importante sarà crescere nel migliore dei modi”.
Ti stimola il fatto di doverti confrontare nelle Classiche con fenomeni come Wout van Aert, Mathieu van der Poel e i tuoi futuri compagni di squadra Julian Alaphilippe e Remco Evenepoel?
“Di sicuro è una cosa molto positiva per me, magari è uno spirito in più il fatto di essere in squadra con ragazzi come Alaphilippe e Evenepoel. Poi ho già avuto occasione di correre con alcuni di loro e sono veramente dei fenomeni. Mi piacerebbe proprio vedere come si allenano, cercare di rubare qualche trucco del mestiere. Devo mettermi nella condizione di essere competitivo, poi penso che anche loro, quando vedono il valore di un atleta e capita un’occasione, possono lasciargliela”.
Avrai al tuo fianco anche il tuo ex compagno di squadra Mattia Cattaneo e poi il giovane Andrea Bagioli.
“Ovviamente conosco molto bene Mattia, abbiamo corso assieme per due anni e sono molto contento di questo. Poi abitiamo anche “vicini”, magari riusciremo a fare qualche allenamento in più assieme. Per quanto riguarda Bagioli, conosco bene il fratello maggiore Nicola. Mi hanno sempre detto che Andrea è un bravo ragazzo, va molto forte e sono contento per lui che è riuscito subito a trovare una squadra come la Deceuninck; io ci ho messo un po’, ma penso che lo faranno crescere nel migliore dei modi. La cosa più importante per i giovani è crescere bene. Guardiamo solo Evenepoel che ha già vinto tra i professionisti. Penso che anche Andrea crescerà bene”.
Prima la vittoria ai Giochi europei e adesso i Campionati continentali. Insomma, stai diventando una garanzia per la Nazionale Italiana del CT Davide Cassani.
“Sono davvero contento di tutto questo perchè ho un ottimo rapporto con Cassani. Mi aveva chiamato per i Giochi Europei. Era solamente la seconda edizione di questa competizione non così tanto “rinomata” nel ciclismo, anche perchè i concorrenti non erano di altissimo livello; però alla fine sono veramente contento perchè è stata la prima vittoria con la maglia della Nazionale ed è stata veramente emozionante. Per questo ringrazio tanto Cassani e tutta la squadra. Per quanto riguarda i Campionati Europei invece, il CT sa che se mi chiede di prepararmi per qualche appuntamento, io cerco sempre di dare il 110%, perchè con la Nazionale sono sempre e comunque nuovi stimoli; ed è sempre un onore correre con la maglia dell’Italia”.
Ci pensi alle Olimpiadi di Tokyo 2020?
“È veramente dura. Ti dico la verità, non ci sto nemmeno pensando perchè per un corridore con le mie caratteristiche è veramente difficile. Si vedrà”.
Prossimo obiettivo? Mondiale? Come sarà il tuo avvicinamento in vista di una possibile convocazione?
“Il Mondiale di quest’anno è veramente bello e adatto anche alle mie caratteristiche, ma bisognerà arrivarci veramente combattivi, perchè in una gara del genere vanno tutti davvero forti e soprattutto perchè settembre è un periodo un po’ “strano”, visto che siamo quasi a fine stagione. Però bisogna mettersi nella condizione di essere competitivi, sfruttando anche la possibilità di questo percorso. Ovviamente poi bisogna anche aspettare una possibile convocazione, che è la cosa principale”.
Infine i tuoi appuntamenti da qui in poi per l’ultima parte di stagione…
“Sabato correrò la Clasica San Sebastian. Farò quindi il Campionato Europeo, poi il Binck Bank Tour, se non sbaglio la Classica d’Amburgo, Bretagne Classic Ouest-France, credo qualche corsa in Germania e poi le varie gare italiane. Non nego che mi piacerebbe fare bene in Italia, anche perchè sono corse molto vicine al Mondiale, e se voglio ottenere la convocazione, devo andare forte”.
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Foto: Valerio Origo