Ciclismo
Ciclismo, Domenico Pozzovivo: “La mia carriera non è finita, tornerò in bicicletta”
Due giorni fa la notizia che non ti aspetti e che non vorresti dare: Domenico Pozzovivo investito nel corso di un allenamento nei pressi di Cosenza, mentre aveva in mente l’obiettivo della Vuelta a España 2019. Il corridore della Bahrain-Merida stava percorrendo la strada che porta a Laurignano, frazione di Dipignano, quando ad un incrocio un’autovettura Fiat Grande Punto lo ha centrato in pieno. Le conseguenze dell’impatto sono importanti e le fratture multiple. Si teme per la carriera del ciclista nostrano.
Ecco che il tema della sicurezza stradale, più volte evidenziato dal CT della Nazionale di ciclismo Davide Cassani, torna a bussare alla porta: “Un altro dei nostri investito. Un altro incidente sulle nostre strade. Domenico Pozzovivo si stava allenando in Calabria e una macchina lo ha preso in pieno. Frattura di tibia, perone, clavicola, omero, ulna e costole. Non si può andare avanti così”, le parole in un tweet di Cassani.
Un altro dei nostri investito. Un altro incidente sulle nostre strade. @DPozzovivo si stava allenando in Calabria e una macchina lo ha preso in pieno. Fratture di tibia , perone, clavicola omero, ulna, costole. Non si può andare avanti così.
— Davide Cassani (@davidecassani) August 12, 2019
A parlare, però, è anche la vittima di quanto è avvenuto. Pozzovivo, infatti, dal letto dell’ospedale Annunziata di Cosenza, fa sentire la propria voce, intervistato da La Gazzetta dello Sport, raccontando i momenti dell’incidente: “Il mio sguardo e quello dell’investitore si sono incrociati un attimo prima dell’impatto. Ho capito che lo scontro sarebbe stato inevitabile e ho solo pensato a non picchiare la testa. Non ho mai perso conoscenza e mi ricordo tutto per filo e per segno. Paura ne ho avuta tanta. Mi sono trovato di fronte, sulla mia corsia, la macchina. Il ragazzo che guida non mi ha visto“, le parole del lucano che ha rivelato un particolare incredibile: “Non mi sono guardato le ferite perché avevo paura di vederle. Il ragazzo era scosso e l’ho guardato dicendogli: “Guarda cos’hai fatto! Mi hai rovinato la carriera”. Ora però penso già a tornare in sella e sono certo che continuerò a correre“, le parole dell’atleta azzurro.
Ottimismo per lui ma diagnosi molto seria: fratture di clavicola, tibia, perone, omero e ulna (le fratture di omero, ulna e tibia sono esposte). Tuttavia, da quel che rivela la moglie del corridore Valentina: “La gamba è messa molto meglio di quello che ci si aspettava. E’ stato applicato un chiodo endomidollare per tenere i monconi allineati. Tra 15-20 giorni ci hanno detto che potrà cominciare a caricare l’arto“. La preoccupazione maggiore è per il braccio sinistro e per poter intervenire Pozzovivo sarà trasportato a Lugano (Svizzera).
[embedit snippet=”adsense-articolo”]
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: Valerio Origo