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Ciclismo, Europei 2019: Elia Viviani, un trionfo da fuoriclasse. Il Profeta esce dagli schemi, niente volata: un’azione da Campione

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Elia Viviani non sa vincere soltanto in volata, non è soltanto un velocista che alza le braccia al cielo in sprint a ranghi compatti ma è a tutti gli effetti un corridore completo che riesce a imporsi anche uscendo fuori dagli schemi. Lo aveva fatto l’anno scorso ai Campionati Italiani quando conquistò il tricolore su un percorso tutt’altro che pianeggiante e decisamente non adatto alle sue caratteristiche, si è ripetuto oggi pomeriggio quando si è laureato Campione d’Europa con un’azione imprevedibile: il veneto era il capitano dell’Italia ed era indubbiamente uno dei favoriti per il successo al pari di Groenewegen e Ackermann ma tutti si aspettavano il volatone ad Alkmaar e la lotta ruota a ruota per la conquista della prestigiosa maglia blu-stellata.

Gli azzurri hanno fatto corsa dura fin dall’inizio, hanno spaccato il gruppo sfruttando il vento e a 60 km dal traguardo ben quattro ragazzi di Davide Cassani erano nel drappello di testa composto da tredici atleti. A due giri dal termine l’invenzione del Profeta, una “magata” da uomo da Classiche: in una curva verso sinistra si crea un buco con tre corridori, rimane da solo con Ackermann e Lampaert, parte l’attacco decisivo verso il traguardo. Nel finale è poi saltata fuori tutta la bravura del veronese, quest’anno capace di vincere una tappa al Tour de France: il belga è partito quando mancavano 3 km, Elia ha preferito rimanere a ruota di Ackermann per un centinaio di metri, ha capito che il tedesco non ne aveva più e allora in solitaria si è riportato sul belga dominando poi lo sprint a due. Oggi è uscito fuori un nuovo Elia Viviani, quello a cui piacciono anche le gare dure, quello che sa soffrire e che con una gamba ai massimi livelli risulta dominante in qualsiasi contesto.

Dalla medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio 2016 nell’omnium su pista all’apoteosi continentale su strada, passando per trionfi in tutte le grandi corse a tappe. Elia Viviani è indiscutibilmente un punto di riferimento del ciclismo italiano, peccato che il percorso dei Mondiali di settembre non sembra essere congeniale alle sue caratteristiche anche se nei giorni migliori ha sempre dimostrato di poter valere il gradino più alto del podio.

 

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Foto: Lapresse

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