Seguici su

Ciclismo

Ciclismo, Europei 2019: il trionfo dell’Italia. Una tattica perfetta, corsa dura e il sigillo di Viviani

Pubblicato

il

Ad un anno di distanza la storia si ripete: l‘Italia in trionfo nella prova in linea degli uomini élite agli Europei di ciclismo su strada. Dopo Glasgow è Alkmaar la terra di conquista tricolore: sulle strade olandesi gli azzurri guidati da Davide Cassani mettono in scena una gara davvero magnifica, comandata dal primo all’ultimo chilometro, portando il capitano Elia Viviani (perfetto tatticamente oggi) a dominare lo sprint a due conclusivo, portando così a casa la medaglia d’oro e la maglia di campione d’Europa, da indossare per tutta la prossima stagione.

Sono i corridori a fare la corsa, come spesso si dice. Nonostante un percorso tutt’altro che duro a livello altimetrico, lo schema interpretato dagli azzurri è stato da incorniciare. Un gioco di squadra magnifico, che ha reso la giornata odierna imprevedibile, tagliando fuori i grandi favoriti della vigilia: tutti tranne uno, il nostro Viviani. Il vento nella parte in linea aveva già fatto sfracelli, distruggendo il gruppo in più tronconi, entrati poi nel circuito si erano leggermente calmate le acque, con il plotone principale (di circa 60 uomini) che si era andato a compattare.

Da lì in poi è andato in scena lo show italiano. Prima Salvatore Puccio, poi Davide Ballerini ad accendere la miccia, prima di passare il testimone al campione in carica Matteo Trentin che ha fatto esplodere la corsa: un attacco nel centro abitato di Alkmaar che ha frantumato il drappello al comando, nel quale sono rimasti soli tredici uomini (tra i quali quattro azzurri, oltre al trentino anche Viviani, Cimolai e Consonni). Poi l’accordo, la collaborazione, la sofferenza per l’inseguimento dell’Olanda prima dell’attacco a sorpresa del trio formato da Viviani, Ackermann e Lampaert. 

Da lì in poi palla in mano al capitano: il velocista di Isola della Scala non si è fatto sorprendere dallo scatto del belga compagno di team, che invece ha tagliato fuori lo spauracchio teutonico. Nella volata a due praticamente non c’è stata storia per un trionfo annunciato. 

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

gianluca.bruno@oasport.it

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Twitter UEC

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità