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Ciclismo
Ciclismo, Europei 2019: le pagelle di oggi (9 agosto). Brillano Paternoster e Piccolo, sfortunate Alessio e Gasparrini
La terza giornata degli Europei 2019 di ciclismo su strada, in programma in questi giorni ad Alkmaar (Olanda), ha visto svolgersi le prime prove in linea. Ad aprire le danze sono state le ragazze Juniores, poi è stata la volta della ragazze Under 23 e a chiudere sono scesi in strada gli Juniores maschili. L’Italia ha conquistato due medaglie: all’oro di Letizia Paternoster, si è aggiunto nel tardo pomeriggio il bronzo di Andrea Piccolo.
PAGELLE EUROPEI CICLISMO (9 AGOSTO 2019)
Sofia Collinelli, voto 7: si muove egregiamente nella prima parte di corsa, quando è la carta in copertura di Camilla Alessio ed Eleonora Gasparrini. Alla fine, però, le energie vengono a mancare e tutta sola non riesce a chiudere sull’olandese Ilse Pluimers. Nella volata finale rimane intruppata e la decima piazza ripaga solo in parte una corsa vissuta sempre nelle prime posizioni.
Camilla Alessio e Eleonora Gasparrini, voto 6: erano le carte azzurre per il successo, ma vincono solo l’Oscar della sfortuna. La prima cade malamente nel secondo giro andando dritta sulle barriere l’altra è vittima dello strike di gruppo. Entrambe avevano passato indenni la prima grande selezione ed erano pronte a giocarsi la loro chance.
Letizia Paternoster, voto 10: semplicemente perfetta. Finisce a mani alzate uno sprint senza rivali. Brava rimbalzare da una ruota all’altra durante tutta la corsa, senza mai scoprirsi troppo. Emozionante il colpo di pedale che lascia sul posto le avversarie nella volata conclusiva e che la vede volare via a velocità doppia.
Nazionale femminile Under 23, voto 9: a metà del penultimo giro sembrano disunite e confuse, ma nel finale sono pazzesche. A 20 km dalla fine Elena Pirrone si trova nella fuga e tira, dietro le compagne inseguono. Poi tutto si ricompatta, le idee diventano molto più chiare ed esce il capolavoro. Entrano in testa nel pavé decisivo e l’ultimo chilometro è poesia pura, hanno ricordato Zolder 2002. Unico rimpianto? Se Elisa Balsamo avesse fatto la volata la doppietta sarebbe stata alla portata, ma va bene così.
Andrea Piccolo, voto 9: è sempre protagonista, corre con esperienza e alla fine si prende un’altra medaglia, questa volta di bronzo. Dopo l’oro conquistato nella prova contro il tempo poteva tranquillamente rilassarsi ed invece ha deciso di continuare ad emozionare il cuore degli appassionati. Con una certa fantasia parte all’attacco già dal secondo giro, tira insieme ai compagni di fuga lungo tutti i 115 km di corsa ed alla fine ha anche la forza di sprintare per andarsi a prendere uno splendido bronzo.
Edoardo Zambanini, voto 6.5: chiude la top 10 in una gara in cui è fondamentalmente gregario. Il talento classe 2001, infatti, annulla una serie infinita di attacchi, proteggendo al meglio la fuga di Trainini e Piccolo. Nell’ultimo tratto di pavé è ancora stopper e sul traguardo le energie residue gli permettono di chiudere in decima posizione finale, piazzandosi nello sprint dei battuti.
Tomas Trainini, voto 7.5: era uno dei capitani designati e il suo ruolo lo ha ricoperto vivacizzando la fuga che ha segnato la corsa. Insieme a Piccolo, infatti, è andato in avanscoperta aggiungendo una buona dose di pericolosità al tentativo. Con il passare delle tornate la sua pedalata ha perso di efficacia ma nonostante questo non ha mai saltato un cambio. Proprio mentre l’ucraino Ponomar, poi vincitore, mette a segno la stoccata decisiva l’azzurro si spegne definitivamente e nel finale la sua mancanza si fa sentire oltremodo.
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Foto: Twitter Organizzazione