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Ciclismo, Europei 2019: l’Italia vuole confermare il titolo, Viviani e Trentin contro il meglio dello sprint del Vecchio Continente

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Un anno fa, in quel di Glasgow, è andata in scena la più bella corsa timbrata dall’Italia di Davide Cassani da quando il romagnolo ha preso l’incarico da ct della Nazionale di ciclismo su strada al maschile. Agli Europei in terra scozzese, sotto una pioggia battente, un drappello riuscì a prendere il largo e un Matteo Trentin, non al top a causa di un infortunio, spazzò via la concorrenza in uno sprint ristretto diventando campione del Vecchio Continente. La Maglia ora è rimessa in palio: oggi in scena la prova in linea, in quel di Alkmaar. L’Italia ci riprova: l’obiettivo è confermare il titolo. 

Il percorso non è particolarmente lungo e, soprattutto dal punto di vista altimetrico, non selettivo. I corridori affronteranno 172,6 km con partenza e arrivo ad Alkmaar. Dopo il via ci sarà un giro lungo di 46 km che non presenta particolari insidie e in cui sulla carta potrebbe formarsi una fuga con corridori di secondo piano. Bisognerà poi percorrere 11 giri del circuito finale di 11,5 km, quello visto e rivisto in questi giorni nelle altre prove in linea. Un tracciato tecnico ed esigente soprattutto dal punto di vista planimetrico, visto che saranno presenti diverse curve ad angolo retto nella prima parte, che spezzeranno il ritmo. A livello altimetrico non ci saranno invece salite rilevanti, mentre la vera difficoltà sarà rappresentata dal settore di pavé di Munnikenweg, lungo 1100 metri, che terminerà a circa un chilometro dall’arrivo.

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Tutti si attendono la volata, ma, come visto in questi giorni, non sarà facile organizzare uno sprint compatto. Le tante insidie presenti sul tracciato infatti faranno sì che il plotone possa spezzarsi in più tronconi. In più ci sarà da calcolare l’insidia meteo: la pioggia, ma soprattutto il vento, potranno incidere e non poco sulla corsa.

Il favoritissimo della vigilia, a seconda di addetti ai lavori e bookmakers, è il padrone di casa Dylan Groenewegen. In uno sprint normale l’atleta orange della Jumbo-Visma infatti sulla carta dovrebbe prevalere senza problemi. Occhio però ai tanti rivali di lusso: a partire dal teutonico Pascal Ackermann, passando dall’irlandese Sam Bennett, tutti velocisti di qualità mondiale. Possibili outsiders su un percorso che potrebbe diventare duro alla distanza uomini da classiche, resistenti e veloci, come Arnaud Démare (Francia) ed Alexander Kristoff (Norvegia).

L’Italia reciterà sicuramente un ruolo da protagonista: il capitano designato della squadra di Cassani è Elia Viviani. In un testa a testa con i sopra citati il velocista di Isola della Scala potrebbe giocarsela alla pari e, sfruttando un treno di qualità (a disposizione gregari di lusso come Sabatini e Consonni), magari partire anche avvantaggiato. Occhio al detentore del titolo Matteo Trentin che non vuole sicuramente abdicare: in una volata di gruppo parte battuto, ma è in grado di andare in fuga e magari regolare un gruppetto.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: mountaintreks / Shutterstock.com

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