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Ciclismo, Fabio Aru: “Il mio obiettivo è quello di tornare a essere quello che ero”

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Alla vigilia della Vuelta Fabio Aru, italiano di punta per il GT iberico, rilascia una lunga intervista al Corriere dello Sport nella quale riversa sensazioni ed emozioni non solo sulla corsa a tappe che sarà, ma soprattutto su quanto passato dall’operazione fino al buon Tour de France.

L’operazione ha chiuso un periodo buio: “Un intervento è sempre un passaggio delicato, non sai mai cosa può succedere. La strada mi sta dicendo che giorno dopo giorno miglioro, ma dubbi ne ho avuti tanti. Logicamente passi momenti molto difficili, tu ci metti tanto impegno ma non vai, ti stacchi. Non era più la mia dimensione, non l’avrei mai accettata, così non mi piaceva“.

A sorpresa per tutti, anche per lui, il rientro al Tour: “Mi sarei accontentato di tornare a fine stagione. E’ stata un’idea della squadra, all’ultimo momento. Io ovviamente ero galvanizzato, il Tour a me è sempre piaciuto. Avevo solo un mese e mezzo di allenamenti seri nelle gambe. Passo dire di essere contento. Io sono sempre stato uno che si impegna tanto, che dà il massimo“.

Il sardo si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “Si pretende sempre troppo, ci si aspetta che siamo competitivi tutto l’anno, e ormai è impossibile; la stagione è troppo lunga. Non siamo macchine. Sono curioso anch’io di sapere come vado, non so esattamente cosa aspettarmi. C’è un livello di partenti molto alto. Da quando ho fatto l’intervento il mio obiettivo è quello di tornare a essere quello che ero, non lo nascondo“.

 

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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