Ciclismo

Ciclismo, Fabio Aru: “Sono pronto a tornare dove mi compete, voglio risposte dalla Vuelta”

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Un 14esimo posto, a volte, ti cambia la vita. Questo sembra che stia accadendo nella mente, e nelle gambe, di Fabio Aru. Il ciclista sardo, infatti, dopo mesi complicati, ha chiuso in crescendo il suo Tour de France 2019, dal quale ha estratto grande linfa e morale. Le sue parole rilasciate alla Gazzetta dello Sport, vanno proprio in questa direzione. “Sono fiducioso. Il gradino che voglio occupare so qual è, e ora so anche di poterci arrivare o, per meglio dire, tornare”.

Una specie di mantra che giunge al termine di una “campagna di Francia” davvero importante e, come spiega il classe 1990, sorprendente. “E’ andata meglio di quanto mi potessi aspettare. E’ stato un buon Tour contro grandi avversari. Impensabile fino a poche settimane fa. Ovviamente non sono ancora al mio livello, però i riscontri, sia come sensazioni, sia come numeri, sono stati incoraggianti. Sono contento, inoltre, perchè ho affrontato questa sfida senza avere nelle gambe la prima parte di stagione”.

Per Aru i momenti più importanti sono risultati  in concomitanza con le salite più celebri delle Alpi. “Sull’Izoard ero rimasto davanti assieme a pochi altri. il giorno dell’Iseran ho anche provato la fuga. Sul Galibier ho mollato a poco dallo scollinamento, non ero più abituato a certi ritmi”.

Un Tour de France che ha dato una nuova consapevolezza al portacolori del team EAU Emirates. “La consapevolezza che sto tornando. Con il tempo le cose si stanno sistemando. Del resto non si arriva 14esimi alla Grand Boucle per caso. Motore e testa ci sono, devo solo ritrovare la condizione giusta. Per il momento vivo alla giornata senza avere fretta”.

Ed ora sotto con la Vuelta a Espana 2019, vinta 4 anni fa, dalla quale Aru vuole nuove conferme  “Posso tornare grande. Questo lo so, l’ho capito al Tour de France. Sbaglio per caso?”

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Valerio Origo

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