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Ciclismo
Ciclismo, Vincenzo Nibali verso un finale di carriera da cacciatore di classiche? Mondiali, Olimpiadi e Liegi-Bastogne-Liegi nel mirino. Sognando il Giro delle Fiandre
È sicuramente il corridore più completo in circolazione, molto probabilmente colui che ha avuto le doti migliori per abbinare grandi giri alle classiche in questo Nuovo Millennio. Vincenzo Nibali può vantare un palmares di lusso: vincitore in tutte e tre le corse a tappe (due volte il Giro d’Italia, una volta il Tour de France e una volta la Vuelta di Spagna), è riuscito ad agguantare il successo anche alla Milano-Sanremo e al Giro di Lombardia (per due volte). Gli anni passano (sono ormai 34 le primavere, a novembre 35), ma la qualità non manca.
Proprio alla Grande Boucle l’ultimo capolavoro, quando tutto sembrava andare per il peggio: dopo una seconda piazza con molto amaro in bocca alla Corsa Rosa di maggio, lo Squalo si è presentato senza un particolare stato di forma in Francia e, dopo due settimane davvero sottotono, nell’ultima frazione alpina è riuscito a beffare tutti i big conquistando un successo che mancava ormai da più di un anno. Ora l’obiettivo è quello di provare a cambiare le carte in tavola per il finale di carriera, passando dai grandi giri alle classiche.
Gli appuntamenti segnati sul calendario del fenomeno siciliano, che il prossimo anno cambierà divisa e passerà alla Trek-Segafredo, dunque con nuovi stimoli, sono molteplici. A partire dalla Liegi-Bastogne-Liegi, uno dei più grandi rimpianti della vita sportiva di Vincenzo: soprattutto quella che è sfuggita per pochissimo nel 2012 a causa di Maxim Iglinskiy. Ciò che manca è anche una medaglia pesante a livello internazionale. Anche qui ci sarebbe da fare i conti con la sfortuna: a Firenze 2013, nel Mondiale di casa, una caduta nel penultimo giro, alle Olimpiadi di Rio 2016 la scivolata in discesa quando sembrava andare tutto per il meglio verso la conquista di un clamoroso oro.
Sempre pensando al prossimo anno ci sono i percorsi ideali per puntare in alto in maglia azzurra: i Giochi di Tokyo sono ideali per lo Squalo, così come la manifestazione iridata di Martigny, in Svizzera. Sullo sfondo poi un sogno, neanche troppo remoto: quello di provare a giocarsi le proprie carte al Giro delle Fiandre, già testato nel 2018.
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Valerio Origo