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Clasica San Sebastian 2019: Remco Evenepoel, è nata una stella. Il belga fa il fenomeno e trionfa in solitaria!

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Un corridore destinato a riscrivere la storia di questo sport: oggi è definitivamente nata la stella di Remco Evenepoel. Non servivano altre dimostrazioni, ma quella data pochi minuti fa alla Clasica di San Sebastian è davvero mostruosa. Un fuoriclasse unico, un predestinato: a soli 19 anni il belga della Deceuninck Quick-Step si aggiudica una corsa World Tour, portandosi a casa il quarto successo da professionista (ed è al debutto). Staccato sulla penultima salita è rientrato in discesa, ripartito in pianura, ha guadagnato sul gruppo e sull’ultimo strappo ha salutato la compagnia: una prestazione che lascia tutti gli addetti ai lavori senza parole. 

Partenza a tutta anche oggi, nonostante si trattasse di una corsa in linea e non di una tappa in stile Tour de France. Tanti uomini a caccia della fuga giusta che si è formata dopo una trentina di chilometri corsi a velocità altissime (vicini ai 50 km/h). Otto corridori all’attacco: Felix Großschartner (BORA – hansgrohe), Josef Černý (CCC Team), Grega Bole (Bahrain Merida), Markel Irizar (Trek – Segafredo), Koen Bouwman (Team Jumbo-Visma), Ángel Madrazo (Burgos-BH), Cyril Lemoine (Cofidis, Solutions Crédits) e Fernando Barceló (Euskadi Basque Country – Murias).

Il gruppo non ha lasciato spazio, gestendo al meglio la situazione e lasciando gli attaccanti a meno di 5′ di margine. Dopo neanche metà gara l’incredibile notizia del ritiro del numero uno, detentore del titolo e favorito Julian Alaphilippe, che ha sconvolto ovviamente tutte le gerarchie. Nel plotone al comando la Movistar che è andata a poco a poco a rimontare, davanti invece il gruppetto si è sgretolato, con il solo Barcelo che ci ha provato con coraggio, venendo raggiunto sulla salita di Mendizorrotz. 

Qualche corridore in cima ha perso contatto, tra questi anche il giovane Remco Evenepoel, che in discesa si è riportato con orgoglio sul plotone. Neanche il tempo di rifiatare ed il belga ha deciso di scattare, a 20 chilometri dall’arrivo, assieme al lettone Toms Skujiņš: 10”, 20”, 30”, qualche trenata impressionante e poi lo scatto sulla salita decisiva di Murgil, dove ha davvero stroncato la resistenza del corridore della Trek-Segafredo, volando in solitaria verso il traguardo senza preoccuparsi degli scatti dei big nel gruppo. 

Una dimostrazione di forza impressionante di Evenepoel che ha distrutto ogni pronostico, sbaragliato la concorrenza e trionfato in maniera davvero incredibile. Nella volata dei battuti, ad oltre 40”, ad imporsi è Greg Van Avermaet davanti a Marc Hirschi. Migliore degli azzurri, undicesimo, Giulio Ciccone.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Twitter

1 Commento

1 Commento

  1. riax

    3 Agosto 2019 at 17:54

    UN FENOMENO ASSOLUTO !!!!

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