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Ciclismo

Clasica San Sebastian 2019: Remco Evenepoel, il nuovo Eddy Merckx ha qualcosa di speciale

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Quando l’attuale campione del mondo junior, in una corsa del World Tour del calibro della Clasica San Sebastian, batte il campione olimpico in carica ed il campione iridato under 23 (segnalando nella top-10 anche Alejandro Valverde, che ad Innsbruck ha trionfato tra gli elite), si intuisce subito che c’è qualcosa che non quadra. Se poi si va a vedere la performance messa in scena allora, praticamente chiunque, può essere convinto di trovarsi davanti un nuovo fenomeno della disciplina, pronto a riscrivere la storia del ciclismo su strada al maschile. 

Remco Evenepoel è colui che per precocità sta davvero battendo tutti i record. Classe 2000, il belga ha saltato interamente il passaggio ormai classico negli under 23, passando direttamente dagli juniores agli élite, trovando casa nella squadra più forte del World Tour, la Deceuninck Quick-Step, che non si è lasciata scappare il talento più puro del Nuovo Millennio. Lui, che fino a qualche anno fa giocava a calcio, ha dimostrato da subito di essere di un’altra pasta rispetto ai coetanei: nella categoria inferiore ha veramente dominato in lungo e in largo, vincendo praticamente ogni gara alla quale ha preso parte e sbaragliando la concorrenza ai Campionati del Mondo in Austria dello scorso settembre.

Ora però, da predestinato qual è, sta impressionando anche tra i grandi. Primo anno da pro e subito quattro successi, tutti di eccezionale qualità, con la perla arrivata quest’oggi in Spagna: in una Classica vera e propria, dove partiva tutt’altro che tra i favoriti, si era staccato precedentemente, rientrando con orgoglio e lanciandosi all’attacco; da lì in poi ha salutato la compagnia di Skujins, attaccante assieme a lui, e, senza pensare minimamente a ciò che succedesse in gruppo, si è gettato in solitaria verso il traguardo.

È l’erede, vista anche la nazionalità, di Eddy Merckx. Sembra essere pronto a cannibalizzare ogni corsa: “Non conosco ancora quali sono i miei limiti”, le sue dichiarazioni all’arrivo, a testimonianza di una classe mostruosa. Forte sul passo, tiene bene anche in salita: nelle gare di un giorno ha già dimostrato di averne per battagliare (e vincere) contro i big, ora lo attendiamo anche sulle salite vere e proprie. I rivali sono avvertiti: contro un avversario del genere ci sarà ben poco da fare.

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gianluca.bruno@oasport.it

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By GranadaOwn work, CC BY-SA 4.0, Link

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