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Formula 1
F1, l’annus horribilis della Ferrari. Mondiale sempre fuori portata, ora l’antagonista della Mercedes è la Red Bull
Proviamo a fare due rapidi conteggi. Sono 298 i giorni che ci separano dall’ultima vittoria di una Ferrari in un GP nel Mondiale di Formula Uno. Si tratta del successo di Kimi Raikkonen ad Austin nel Gran Premio degli Stati Uniti 2018 ad Austin. Sono 354, invece, quelli che distanziano Sebastian Vettel dalla sua ultima vittoria: il Gran Premio del Belgio 2018. Casualità, si tornerà a correre proprio a Spa al termine delle vacanze agostane e per il tedesco il digiuno valicherà l’anno. In poche parole, dati allarmanti e sconfortanti per la scuderia di Maranello ed i suoi piloti.
Tornando con la mente a quel 26 agosto 2018 sembra davvero passata una eternità. Il quattro volte iridato (con la Red Bull) dominava la gara nelle Ardenne e tornava in vetta al Mondiale della massima categoria del motorsport. Si sognava, davvero, un finale di stagione entusiasmante. Tutto, però, è svanito alla variante della Roggia di Monza, dopo pochi secondi dal via del Gran Premio d’Italia con il celebre testa-coda del tedesco dopo l’attacco di Lewis Hamilton. Da quel momento in avanti, infatti, la Ferrari ha intrapreso un tunnel dal quale non è più uscita. I numeri sono davvero clamorosi.
Nelle 20 gare successive alla vittoria di Vettel in Belgio, la scuderia con il Cavallino Rampante ha vinto solamente in Texas con “Ice Man” e, da quel giorno ha inanellato ben 15 Gran Premi senza successi. 12 dei quali arrivano direttamente da questo campionato che, purtroppo, sta sottolineando le difficoltà del team emiliano. Sin dalla prima uscita di Melbourne, Sebastian Vettel e Charles Leclerc si sono resi conto che la vettura che volava nei test invernali di Barcellona era un lontano ricordo e, solamente in poche occasioni hanno avuto concrete chance di competere per il gradino più alto del podio. Le problematiche a livello di carico aerodinamico, consumo delle gomme e sottosterzo, hanno fatto la differenza.
Un progetto nato male e che non è mai più stato raddrizzato con gli sviluppi. Una vettura che ha perso immediatamente i giusti binari e che non è più rientrata nei ranghi. E, come se non bastasse, ora non è solo la Mercedes a precederla, ma anche la Red Bull. La macchina di Milton Keynes ha messo in mostra passi da gigante in avanti, con Max Verstappen che ha rischiato di chiudere la prima parte del campionato con una doppietta. Se ad inizio anno la RB15 appariva come la chiarissima terza forza del lotto, ora questo attestato rischia purtroppo di passare alla scuderia con il Cavallno Rampante.
In casa Ferrari, invece, non rimane che leccarsi le ferite e analizzare accuratamente questo momento così delicato. Il campionato 2020 è più vicino di quel che si possa pensare, e la vettura che sarà al via della gara di Melbourne dovrà essere lontana partente della attuale. Sempre sperando che, nel frattempo, arrivi la tanto attesa vittoria che andrà a spezzare un digiuno che, ormai, sta assumendo i connotati del “drammatico”.
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alessandro.passanti@oasport.it
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