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F1, Max Verstappen ‘distrugge’ i compagni di squadra. Prima Daniel Ricciardo, ora Pierre Gasly

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Il circus della Formula 1 è andato in pausa dopo l’ultimo round di Budapest ed è giunto il momento di tracciare un bilancio della prima metà della stagione di Max Verstappen. Il talentuoso pilota olandese sta disputando un campionato sensazionale in cui è sempre andato a punti non uscendo mai dalla top5 e riuscendo già a collezionare due vittorie ed una pole position nel contesto di un Mondiale dominato in lungo e in largo dalle Mercedes. Il figlio di Jos è terzo in classifica generale con appena sette lunghezze da recuperare nei confronti del finlandese Valtteri Bottas e 69 punti di ritardo dal leader incontrastato Lewis Hamilton, mentre può vantare un gap abbastanza confortante di 25 punti da gestire sulla prima delle Ferrari guidata da Sebastian Vettel.

Concentrandosi solo su questi dati si potrebbe parlare di una prima metà di campionato di ottimo livello, ma come sempre in Formula 1 la valutazione del rendimento di un pilota si basa principalmente sul confronto diretto con il compagno di squadra, che in questo caso nobilita ancor di più le prestazioni di Max. In casa Red Bull la superiorità dell’olandese classe 1997 è imbarazzante nei confronti del neo-arrivato francese Pierre Gasly, il quale è stato addirittura doppiato dal più quotato compagno di team in un paio di occasioni (tra cui a Budapest nell’ultima gara) riuscendo a batterlo solo in Gran Bretagna a causa dell’incidente provocato da Vettel.

Non è comunque la prima volta che Verstappen riesce ad imporsi sul compagno di squadra di turno da quando è entrato in Formula 1, infatti il nativo di Hasselt è uscito nel migliore dei modi anche dai confronti diretti con lo spagnolo Carlos Sainz in Toro Rosso (2015, nell’anno da rookie) e con l’australiano Daniel Ricciardo in Red Bull (da Barcellona ’16 al 2018). Le uniche due stagioni in cui ha collezionato meno punti di Ricciardo (2016 e 2017), prevalendo comunque negli head to head in qualifica a partire dal 2017, sono state condizionate da molti “zeri” causati da problemi tecnici e da vari incidenti. L’impressione è che l’olandese sette volte vincitore di un Gran Premio abbia sempre avuto più velocità nel piede rispetto ai vari Sainz, Ricciardo e Gasly, dunque un eventuale scontro diretto con un campionissimo del calibro di Hamilton, Alonso o Vettel sarebbe estremamente interessante.

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