Formula 1
F1, Max Verstappen: “Il passo in avanti del motore Honda è stato incredibile, ora possiamo competere in ogni gara”
Molti piloti e scuderie hanno accolto con favore l’avvento delle vacanze estive per quanto riguarda il Mondiale di Formula Uno 2019. Di questo elenco, sicuramente, non prende parte Max Verstappen. L’olandese, infatti, ha chiuso la sua prima parte del campionato con il vento in poppa e con una Red Bull che ha compiuto importanti passi in avanti soprattutto a livello di motore, con la specifica 3 della Power Unit Honda che ha davvero stupito tutti. La vittoria di Hockenheim, ed il secondo beffardo posto dell’Hungaroring, hanno messo in mostra un binomio quanto mai competitivo e pronto a duellare con costanza con le Mercedes nel finale di stagione che prenderà il via dalla tappa belga di Spa. Per la scuderia di Milton Keynes questo finale lascia l’amaro in bocca dopo un avvio di annata decisamente difficoltoso.
La conferma di questo ottimo momento arriva direttamente dalle parole di Max Verstappen, che tuttavia non dimentica i primi mesi complicati: “Ovviamente sono felice – le sue parole riportate da Marca.com – Ero molto cauto una volta iniziato il rapporto tra Red Bull e Honda anche perchè ad inizio stagione abbiamo avuto diversi problemi alla monoposto per causa nostra. La RB15 non rispettava i parametri che ci eravamo prefissati”.
Il cambiamento è arrivato puntuale, ma non è stato certo semplice o immediato. “Abbiamo lavorato sodo in pista e contemporaneamente in fabbrica facendo arrivare nuove componenti in breve tempo. Adrian Newey ha coordinato le due fasi e rapidamente la nostra macchina è migliorata diventando piacevole da guidare”.
Il momento esatto di questo cambio di pagina è arrivato in concomitanza con il Gran Premio d’Austria. “Dalla gara del Red Bull Ring la nostra annata ha svoltato. Le migliorie che ci erano state concesse per la gara di casa hanno fatto tutta la differenza possibile. Da quel giorno abbiamo potuto spingere al massimo con la RB15 e lo si nota in ogni appuntamento. Honda ha scelto di essere cauta ad inizio anno, specialmente dopo quanto successo ai tempi della McLaren, dove i motori avevano spesso problemi e si rompevano. Questo approccio è stato ideale e ha pagato dividendi”.
Una Power Unit che ha sorpreso e che è risultata decisiva. “Quando inizi a migliorare una vettura non puoi prescindere dalla spinta del propulsore. Mercedes e Ferrari lo fanno in maniera differente e dovevamo rispondere. Dal nostro punto di vista avevamo bisogno di un salto di qualità per ottenere risultati migliori, specialmente in qualifica. Ora, invece, in ogni fine settimana siamo sempre nelle posizioni di testa della classifica senza dover fare i salti mortali. La differenza è sostanziale”.
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alessandro.passanti@oasport.it
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