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F1, Mondiale 2019: Ferrari, ora arrivano le piste favorevoli! A Spa e Monza conterà il motore: servono due vittorie per dare un senso alla stagione

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Guardare l’ordine d’arrivo del GP d’Ungheria, dodicesima prova del Mondiale 2019 di F1, e notare i distacchi di Sebastian Vettel e di Charles Leclerc dalla vetta dal vincitore Lewis Hamilton porta all’analogia con una tappa pirenaica del Tour de France (+61.433s per Vettel 3° e +65.250s per Leclerc 4°). Purtroppo il contesto non è quello del pedale ma di una Rossa che su un tracciato ad alto carico aerodinamico ha sofferto, come si suol dire, le pene dell’inferno. Le migliorie aerodinamiche introdotte nel fine settimana magiaro non hanno sortito l’effetto sperato e su due piste diverse (Hockenheim-Budapest) i riscontri sono stati agli antipodi.

Ecco che le criticità della SF90 sul circuito ungherese si sono viste tutte, specie nel secondo e terzo settore. Una Rossa che ha accumulato, in media, un distacco di un secondo al giro, correndo il rischio di essere doppiata. I crismi del weekend appena terminato sono da “Caporetto rossa” e la pausa estiva, successiva anche ai test che si terranno dal al 6 al 7 agosto su questa stessa pista, può dare l’opportunità alla scuderia di Maranello di pianificare al meglio la seconda parte dell’annata.

Alla ripresa vi saranno il GP del Belgio (30 agosto-1° settembre) e il GP d’Italia (6-8 settembre) che per caratteristiche possono essere maggiormente adatti alle qualità della monoposto di Maranello. “Il nostro problema è riguardante il carico aerodinamico. Due settimane fa eravamo i più veloci. La nostra vettura su questo tipo di piste fatica moltissimo“, le parole piuttosto chiare del Team Principal Mattia Binotto, ai microfoni di Sky Sport. E dunque la speranza è che a Spa e a Monza si torni a vedere una Ferrari davvero competitiva.

Certo, c’è amarezza nel constatare che, in media, la vettura di Maranello sia diventata la terza forza del campionato e un Max Verstappen in pole ieri e secondo in gara oggi, duellando fino all’ultimo con Hamilton, lo evidenzia. Del resto, i 25 e 49 punti di vantaggio dell’olandese nel Mondiale piloti su Vettel e Leclerc stanno a dimostrare ulteriormente questa tendenza.

 

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